Colle di Val d'Elsa, la senatrice Petraglia (Sel-Sì): «Inutile il progetto della nuova scuola a Porta Nuova»

«A Colle Val D'Elsa è necessaria un'operazione di programmazione e riorganizzazione dei servizi scolastici e non la realizzazione di una nuova scuola che pare essere pensata, soprattutto, per ottenere un finanziamento statale di due milioni di euro. Il Ministero valuti se interrompere l'erogazione di queste risorse così da impedire uno spreco di denaro pubblico». A chiederlo è la senatrice toscana di SEL-Sinistra Italiana Alessia Petraglia, firmataria di una interrogazione al Ministro dell'Istruzione sottoscritta anche dagli altri senatori di SI

 
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«A Colle Val D'Elsa è necessaria un'operazione di programmazione e riorganizzazione dei servizi scolastici e non la realizzazione di una nuova scuola che pare essere pensata, soprattutto, per ottenere un finanziamento statale di due milioni di euro. Il Ministero valuti se interrompere l'erogazione di queste risorse così da impedire uno spreco di denaro pubblico». A chiederlo è la senatrice toscana di SEL-Sinistra Italiana Alessia Petraglia, firmataria di una interrogazione al Ministro dell'Istruzione sottoscritta anche dagli altri senatori di SI.

«Rinunciando alla realizzazione delle due nuove sezioni a Sant'Andrea - spiega Petraglia - e l'avvio del progetto di una nuova scuola a ridosso della media già esistente, il Comune sembra non aver voluto tenere di conto del patrimonio edilizio scolastico esistente né delle tante prescrizioni che farebbero del nuovo edificio una struttura soltanto parzialmente accessibile. Questo senza contare gli interrogativi sollevati dal Genio Civile sugli aspetti idrogeologici legati alla realizzazione della nuova viabilità, la presenza di aule inutilizzate in altre strutture e la valutazione negativa da parte della Soprintendenza a tutela della vicina area monumentale. Per questo siamo vicini alla battaglia del Comitato contrario la Nuova Scuola, convinti che sia necessaria prima di tutto una riorganizzazione generale dei servizi scolastici e che, qualora si volesse procedere ad una nuova costruzione, siano da prendere in considerazione i terreni già nella disponibilità del Comune, che permetterebbero di realizzare la nuova struttura a prezzi inferiori».

«Ci chiediamo - conclude - se il Ministero sia intenzionato a confermare il finanziamento per realizzare una scuola che avrebbe costi per mq doppi rispetto ai costi medi per questa tipologia di strutture e che non rispetterebbe gli standard minimi previsti per l'edilizia scolastica. Ci aspettiamo di no, dal momento che saremmo di fronte ad una sorta di complicità da parte del Governo in uno spreco di denaro pubblico da parte di una amministrazione locale, chiamata, come tutti i livelli di governo, ad un uso accorto, utile, lungimirante delle risorse di tutti i cittadini».

Pubblicato il 14 aprile 2016

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