Colle, il vice presidente del Consiglio Comunale Pietro Nencini replica a Nardi e Sottili

«E' innegabile che quattro consiglieri su dieci di Su per Colle non si sono presentati all'appello e che, se vi fosse stata una più massiccia presenza della maggioranza, il Consiglio avrebbe potuto deliberare anche senza la presenza delle opposizioni. Non mi permetto di opinare sulle giustificazioni di quei quattro assenti del gruppo SPC, ma non ho motivo per affermare che la loro assenza fosse ingiustificata e sono certo che essa non aveva alcun significato politico, dal momento che le giustificazioni, tempestivamente pervenute»

 
  • Condividi questo articolo:
  • j

Lo scorso 10 aprile quella che avrebbe dovuto essere l'ultima seduta seduta del Consiglio Comunale di questa legislatura di Colle di Val d'Elsa è andata deserta. Avevamo pubblicato un articolo a riguardo, con le dichiarazioni della lista civica Su per Colle, del segretario del Partito Democratico Stefano Nardi e della candidata sindaco del Movimento 5 Stelle Monica Sottili.

Di seguito pubblichiamo la replica del vice presidente del consiglio comunale Pietro Nencini, inviata alla nostra redazione e rivolta direttamente ai consiglieri che hanno scelto, seppur presenti, di non prendere parte all'assemblea.

Egregi colleghi consiglieri comunali,

mercoledì 10 pomeriggio, rifiutando di entrare nell’aula e di prendere posto nei vostri seggi, avete contribuito a scrivere un’infelice pagina nella storia, non solo recente, della città di Colle.

Credo che sedere nel Consiglio della nostra città ed esserne rappresentanti sia per noi un grande onore, che gli elettori ci hanno dato. Pertanto, essere chiamato ad assumere, da vice, la presidenza dell’assemblea solo per far prendere atto a verbale della mancanza del numero legale e di conseguenza dover dichiarare deserta l'adunanza - mentre voi ve ne stavate in corridoio o sulla porta - è stato per me a dir poco spiacevole, per il mesto spettacolo che ci avete costretto ad offrire all’intera cittadinanza, collegata in streaming e che continua a vederci nelle registrazioni che rimbalzano sui social.

La ferita (la parola è vostra) non è tanto al sindaco, quanto al prestigio dell’assemblea cittadina, e la avete inferta voi delle opposizioni PD ed M5S e non certo noi consiglieri del gruppo di maggioranza SPC.

Apprendo dalle dichiarazioni del segretario PD Nardi che l’intento suo e dei suoi colleghi era quello di dimostrare il venir meno della maggioranza politica che sostiene la Giunta e quindi la fine dell’esperienza politica di Canocchi Sindaco e di “Su per Colle” lista civica. Mi pare perciò evidente, e confessato, che il comportamento dei consiglieri PD, è stato suscitato da motivazioni di campagna elettorale e non da ostruzionismo volto a impedire l’approvazione delle delibere all’ordine del giorno.

Invece, leggendo la dichiarazione della candidata pentastellata Sottili, apprendo che la motivazione che ha trattenuto in corridoio la consigliera M5S Oliviero, era quella di impedire l’approvazione dell’atto di indirizzo per la transazione sul credito che il Comune ha accumulato verso la Polisportiva Olimpia per la gestione della Piscina.

E’ innegabile che quattro consiglieri su dieci di Su per Colle non si sono presentati all’appello e che, se vi fosse stata una più massiccia presenza della maggioranza, il Consiglio avrebbe potuto deliberare anche senza la presenza delle opposizioni.

Non mi permetto di opinare sulle giustificazioni di quei quattro assenti del gruppo SPC, ma non ho motivo per affermare che la loro assenza fosse ingiustificata e sono certo che essa non aveva alcun significato politico, dal momento che le giustificazioni, tempestivamente pervenute, menzionavano impedimenti di natura lavorativa o familiare.

Penso che chi chiede il voto dei cittadini debba essere disposto ad anteporre l’interesse pubblico a quello privato, sia esso lavorativo o familiare, salvo gravi eccezioni. Tuttavia, non posso non sottolineare come la convocazione fosse stata fatta pervenire ai consiglieri a mezzo pec con soli cinque giorni di preavviso (venerdì per mercoledì), cioè entro il minimo termine previsto dall’art. 44 del Regolamento. Purtroppo non tutti hanno la possibilità, in così poco tempo, di liberarsi da impegni precedentemente assunti.

Diverso invece è il caso di chi, pur presente, è rimasto in corridoio senza rispondere all’appello.

Non starebbe a me, ma visto che nessuno lo ha fatto, mi sento in dovere di ricordare a Voi colleghi e alla cittadinanza che noi consiglieri abbiamo un vero e proprio dovere di partecipare alle adunanze del consiglio (art. 34 Regolamento) e che, in caso di assenza, dobbiamo far pervenire giustificazione. Giustificazione che Voi non avete dato, né ormai potreste più dare, viste le dichiarazioni rilasciate.

Né posso esimermi dal ricordare alla Presidentessa che, a mente dell’art. 9 del Regolamento, sarebbe stato suo dovere provvedere, ispirandosi a criteri di imparzialità, al proficuo funzionamento dell'assemblea consiliare, e non boicottarla, come invece ha fatto, uniformandosi al gruppo di cui fa parte.

Alla candidata a Sindaco del M5S voglio dire che, anche io nutrivo serie perplessità sulla proposta di delibera riguardante il credito del Comune nei confronti della Polisportiva, e non era da escludere, all’esito della discussione, una mia dichiarazione di voto contraria, come pure non era da escludere questa eventualità per altri consiglieri del mio gruppo, poiché siamo tutti persone dotate di indipendenza di giudizio, quanto deve essere vero che ciascuno di noi rappresenta la comunità ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato (art. 33 Regolamento).

La sede per trattare questioni come quella della Piscina Olimpia è il Consiglio Comunale e noi abbiamo perso un’occasione per discuterne e deliberare.

Boicottando la riunione, per far colpo sui mezzi di informazione e sui social, avete leso il prestigio dell’istituzione consiliare, ci avete fatto perdere, ed avete perduto, un’occasione di esercizio della democrazia.

I cittadini sapranno valutare i comportamenti e le responsabilità di ciascuno di noi.

Pubblicato il 15 aprile 2019

  • Condividi questo articolo:
  • j
Torna su