Colle in Comune risponde a Paolo Canocchi: «Vogliamo riportare il sindaco alla realtà delle cose»
«Di fronte alle parole pronunciate dall'attuale sindaco di Colle di Val d'Elsa in televisione riteniamo - specifica Fabio Berti (nella foto), vice presidente dell'associazione Colle in Comune - doveroso fare alcune precisazioni, perché i fatti hanno la testa dura e vorremmo riportare il sindaco in carica alla realtà delle cose. In primis Colle in Comune è una vera lista civica, cioè di cittadini indipendenti e non iscritti ai partiti. Abbiamo proposto alle altre forze politiche e sociali del centrosinistra la figura di Alessandro Donati, anche lui indipendente e civico, come candidato sindaco»
Il Sindaco di Colle di Val d'Elsa Paolo Canocchi ha partecipato ieri sera ad un confronto tv su una emittente locale (video in basso). Canocchi ha fatto una serie di affermazioni rispetto alle quali la lista Colle in Comune sente il dovere di fare chiarezza: «Di fronte alle parole pronunciate dall'attuale sindaco di Colle di Val d'Elsa in televisione riteniamo - specifica Fabio Berti (nella foto), vice presidente dell'associazione Colle in Comune - doveroso fare alcune precisazioni, perché i fatti hanno la testa dura e vorremmo riportare il sindaco in carica alla realtà delle cose. In primis Colle in Comune è una vera lista civica, cioè di cittadini indipendenti e non iscritti ai partiti. Abbiamo proposto alle altre forze politiche e sociali del centrosinistra la figura di Alessandro Donati, anche lui indipendente e civico, come candidato sindaco. Il suo spessore umano e culturale è riconosciuto da tutti e tutte le forze della coalizione hanno accolto con entusiasmo la nostra proposta. Così nasce, in modo trasparente e spontaneo, la candidatura di Alessandro a primo cittadino di Colle di Val d'Elsa. Se si vogliono trovare liste civiche mascherate, che nascondono altri interessi e apparati, Canocchi dovrebbe guardare all'interno della sua stessa maggioranza».
«Chi ha lasciato la giunta nei primi anni di mandato - continua Berti - lo ha fatto per manifesta incapacità di governo, incapacità che è sotto gli occhi di tutti i colligiani. La città in questi cinque anni è tornata indietro. La storia del buco di bilancio rispolverata da Canocchi in trasmissione è un'altra bufala utilizzata strumentalmente per coprire il vuoto amministrativo di questi anni. Io c'ero e posso garantire che il buco nel bilancio non c'è mai stato. Canocchi poi afferma che "il Comune è un'azienda" mentre noi pensiamo che sia molto di più, ovvero la casa dei cittadini che invece in questi anni sono stati lasciati soli e mai ascoltati. Inoltre la macchina amministrativa non è stata sistemata e la manutenzione della città fa acqua da tutte le parti. Spesso questa amministrazione non è stata in grado di accedere ai fondi pubblici, come nel caso del bando per l'efficientamento energetico, con il quale si potevano fare interventi importanti negli edifici scolastici, oppure è stata costretta a rinunciare a finanziamenti già ottenuti, come nel caso dell'intervento nel palazzo Branconi, in via Usimbardi: sono tutte occasioni perse per Colle. La spaccatura tra Andreucci e Bargi, uno vice sindaco e l'altra capogruppo della sua maggioranza, è la dimostrazione del fallimento di Su Per Colle e Canocchi sembra non rendersene conto, tanto lontano dalla città è stato il suo modo di amministrare e fare politica: in cinque anni sembra non essere mai uscito dal suo ufficio, rinunciando a qualsiasi contatto con i cittadini e le associazioni colligiane».
«L'unica cosa che ci sentiamo di condividere con l'intervento di Canocchi in tv - concludono ironici i rappresentanti di Colle in Comune - è la constatazione dell'assenza di differenze tra Bargi e Andreucci accomunati da una generalizzata carenza programmatica».
Pubblicato il 9 aprile 2019