Colligiana Rugby e Associazione Donatori di Sangue insieme per aiutare il prossimo
«Il rugby è il gioco di squadra per eccellenza - spiega Matteo Cirone, che ha fondato insieme ad alcuni amici la società, poco più di un anno fa - e il gioco di squadra si fa sia in campo che fuori: questa è la filosofia del rugbista. Questa è stata l'occasione perfetta per poter dare una mano anche nel sociale. Siccome il rugby è uno sport fisico, abbiamo deciso di stringere una collaborazione importante con l'Associazione Donatori di Sangue»
Stamattina, al Centro Trasfusionale di Campostaggia, l'Associazione Donatori di Sangue di Colle di Val d'Elsa e la Colligiana Rugby si sono incontrate per ufficializzare la loro collaborazione nell'incentivare alla donazione.
«Il rugby è il gioco di squadra per eccellenza - spiega Matteo Cirone, che ha fondato insieme ad alcuni amici la società, poco più di un anno fa - e il gioco di squadra si fa sia in campo che fuori: questa è la filosofia del rugbista. Questa è stata l'occasione perfetta per poter dare una mano anche nel sociale. Siccome il rugby è uno sport fisico e il sanguinamento in campo non manca quasi mai, abbiamo deciso di stringere una collaborazione importante con l'Associazione Donatori di Sangue. Già 18 tra giocatori e giocatrici della prima squadra maschile e femminile donano e doneranno il sangue nelle prossime settimane. Quindi è un progetto importante che andrà avanti nel tempo e che speriamo possa aiutare tante persone».
«Siamo molto orgogliosi di questo gemellaggio - ha aggiunto la presidente dei donatori di sangue Julia Radi -, soprattutto perché è importante che i giovani si avvicinino alla donazione. Certo, tutti i donatori sono importanti, ma le nuove leve sono fondamentali. Come capita sempre più spesso infatti magari ci si accostano, ma poi perdono subito interesse».
Le due associazioni si sono infine scambiate le maglie. Due maglie unite dal colore rosso (come il sangue, per l'appunto) e dai valori di altruismo e solidarietà.
Pubblicato il 15 febbraio 2017