Colpisce ancora la 'truffa dello specchietto'. Stavolta sulla Sr429 tra Poggibonsi e Certaldo

I Carabinieri della Stazione di San Gimignano e del Nucleo Radiomobile di Poggibonsi, dopo accertamenti e indagini, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Siena D’Amico Francesco di anni 33 e Fiaschè Alfio di anni 22 entrambi appartenenti al gruppo nomade di origine siciliana denominato i Camminanti di Noto. Gli stessi in due diverse occasioni, ma sempre sulla SR 429 che congiunge Poggibonsi con Certaldo, hanno simulato la rottura dello specchietto della loro autovettura, pretendendo dai malcapitati una somma in danaro che varia solitamente tra le 100/200 euro

 
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Negli ultimi giorni sono giunte ai Carabinieri di Poggibonsi alcune segnalazioni da parte di cittadini, prevalentemente turisti stranieri, i quali sono stati vittime della “famosa” truffa con lo specchietto. Si tratta di una truffa compiuta da un automobilista il quale simula che l’auto dei truffati in fase di sorpasso, abbia rotto lo specchietto della sua e invece di sporgere una regolare denuncia all’assicurazione, pretende il pagamento di una somma in danaro per chiudere sul posto il falso sinistro stradale.

I Carabinieri della Stazione di San Gimignano e del Nucleo Radiomobile di Poggibonsi, dopo accertamenti e indagini, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Siena D’Amico Francesco di anni 33 e Fiaschè Alfio di anni 22 entrambi appartenenti al gruppo nomade di origine siciliana denominato i Camminanti di Noto. Gli stessi in due diverse occasioni, ma sempre sulla SR 429 che congiunge Poggibonsi con Certaldo, hanno simulato la rottura dello specchietto della loro autovettura, pretendendo dai malcapitati una somma in danaro che varia solitamente tra le 100/200 euro.

In questi ultimi casi le truffe non sono andate a buon fine in quanto le vittime non hanno accettato la transazione e si sono risolte immediatamente ai Carabinieri, inoltre una di essa aveva una telecamera sul mezzo per cui è stato compiutamente identificato il truffatore.

I Carabinieri stanno indagando anche al fine di capire quali siano i collegamenti tra questi nomadi e il territorio della Provincia di Siena.

Pubblicato il 20 maggio 2018

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