Concerto nell'ambito del 'Chigiana International Festival' alla Basilica di San Lucchese

Giovedì, 27 agosto, alle 21:15 a Poggibonsi alla Basilica di San Lucchese, concerto nell’ambito del “Chigiana International Festival”

 POGGIBONSI
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Protagonisti il “Trio Changall”, Violino Edoardo Grieco, Violoncello Francesco Massimino, Pianoforte Lorenzo Nguyen, oltre agli Allievi del Corso di Violino del Maestro Boris Belking e del Corso di Viola del Maestro Bruno Giuranna.

Dopo il successo del Coro della Cattedrale ”Guido Chigi Saracini” diretto dal Maestro Lorenzo Donati, giovedì 27 agosto dalle 21:15 sarà ancora la cornice della Basilica di San Lucchese a Poggibonsi ad ospitare il tradizionale appuntamento con il concerto dell’Accademia Musicale Chigiana, organizzato da Virtus Poggibonsi, Toscana Food e dai circoli Culturali “Idee” e “J. Maritain”.

Prosegue dunque la collaborazione tra la Polisportiva Virtus Poggibonsi e l’Accademia Chigiana. Ad esibirsi sarà il Trio Chagall, capace di distinguersi nel panorama musicale con la vittoria del secondo premio alla ventesima edizione del “Trio di Trieste”, ottenendo anche riconoscimenti speciali come il “Dario de Rosa” per la migliore esecuzione di un brano di Schumann, il “Fernanda Selvaggio” come miglior Trio e “Young Award” come ensemble finalista più promettente. Età media vent’anni, il Trio Chagall è il più giovane ensemble da camera ad essere stato premiato nella storia della manifestazione.

Impegnato in un’intensa attività concertistica, che l’ha visto esibirsi in sedi prestigiose (Musei Vaticani, Teatro dal Verme e Conservatorio di Milano, Teatro Giuseppe Verdi di Trieste, Sala Sassu di Sassari), il Trio Chagall è stato ospite di autorevoli istituzioni, come l’Unione Musicale di Torino, la Società del Quartetto di Milano, Bologna Festival, l’Accademia Chigiana di Siena, l’ACM – Chamber Music di Trieste e la Società Umanitaria di Milano.

Visto lo spessore musicale dei talenti che intratterranno la serata, il presidente della Virtus Pietro Burresi si dichiara soddisfatto: “La musica – dice – parla un linguaggio universale, che unisce e fa comunità. In uno scenario in rapida trasformazione tra crisi della globalizzazione, messa in discussione della società multiculturale, risentimento, pandemia, questo evento – spiega Burresi –  vuole rappresentare un simbolo di speranza e di fiducia per ritornare alla normalità della vita e del lavoro pur nel rispetto delle norme”.

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Pubblicato il 20 agosto 2020

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