Confcommercio Siena, turismo: 'Subito un tavolo con tutti i soggetti che hanno ruolo per un progetto comune'
L’intervento del direttore di Confcommercio Siena, Daniele Pracchia
“A luglio e agosto c’è stato un movimento interessante di turisti come ha affermato l’assessore alle Attività Economiche e Turismo di Siena, Albero Tirelli. Ora è importante ragionare su ciò che si può fare, individuando le azioni e le sinergie da attivare affinché le presenze in futuro ci siano. Come? Riunendo ad uno stesso tavolo tutti i soggetti che hanno ruolo in materia per un progetto comune”. E’ la proposta che emerge da Confcommercio Siena relativamente a quanto uscito in questi giorni e l’andamento turistico dei mesi estivi per eccellenza: luglio e agosto.“Quello che ha affermato l’assessore Tirelli è vero - fa notare Daniele Pracchia, direttore Confcommercio Siena - A luglio e, soprattutto, ad agosto, c’è stato un movimento interessante di turisti, soprattutto italiani che ha toccato Siena. Una presenza che è stata ancor più significativa ed evidente in altre zone della provincia, come il Chianti, la Valdorcia ed anche il Monte Amiata”.
“È chiaro che si parla rispetto ai mesi precedenti, non certo rispetto al 2019, ma l’assessore su questo è stato molto chiaro - tiene a precisare Pracchia - Se è importante ragionare sui numeri fatti, ancora di più è ragionare sui numeri futuri e soprattutto su ciò che si può fare perché i numeri ci siano. Considerando che lo stato di emergenza sanitaria arriverà (per ora) al 31 gennaio 2021, riteniamo che l’amministrazione possa farsi promotrice di una conferenza sulle strategie e sui progetti durante il COVID ed il post COVID”.
“Come? – la questione che Pracchia pone - Riunendo ad uno stesso tavolo tutti i soggetti che hanno ruolo in questa città, per individuare le azioni e le sinergie da attivare affinché Siena si presenti al turista con la migliore attrattiva possibile, in un mondo a cui la pandemia ha profondamente modificato i paradigmi. Non un consesso dove l’esperto di turismo venga a raccontare cosa bisognerebbe fare, ma un tavolo dove ognuno porta il suo bagaglio e lo mette a disposizione per la creazione di un progetto comune, dove il valore del singolo viene esaltato e amplificato dalla rete di rapporti e di collaborazioni che si possono attivare, in modo da moltiplicare e non sommare i singoli valori”.
“E sarebbe importante farlo subito - sollecita il direttore - lavorando su ciò che già abbiamo disponibile e che non è poco. Questo non toglierebbe nulla a progetti strategici di più ampio respiro, anzi, faciliterebbe probabilmente la creazione di un humus culturale sul quale tali progetti potranno appoggiarsi e trovare ulteriore linfa per il loro sviluppo e consolidamento”.
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Pubblicato il 12 ottobre 2020