Confcommercio sulla data della dichiarazione dei redditi: ''Uno spostamento inutile che sa di beffa''
Il giudizio di Confcommercio Siena sul rinvio della scadenza della dichiarazione dei redditi delle imprese dal 30 giugno al 20 luglio
"Uno spostamento inutile, che sa di beffa. Ci sono migliaia di imprese che ancora attendono di ricevere i contributi relativi ai mesi scorsi, altre che attendono di ricevere la risposta degli istituti di credito per i finanziamenti, le richieste del fondo perduto sono appena iniziate e chissà quado si vedranno le prime liquidazioni". Questo è il giudizio di Confcommercio Siena sul rinvio della scadenza della dichiarazione dei redditi delle imprese dal 30 giugno al 20 luglio.
"Allo stato disastroso dei contributi e dei finanziamenti, si aggiunge lo stato disastroso dei consumi, certificato da tutti a cominciare dell'ISTAT, e la prospettiva di mesi duri davanti a noi con l'incertezza legata alla dinamica del contagio".
"Sollecitiamo un subitaneo ripensamento, a cominciare dal Presidente Conte e dal Ministro Micheli, per arrivare ai parlamentari ed alle forze politiche. Questa scadenza, in questo momento, è il colpo di grazia per migliaia e migliaia di aziende, che hanno sopportato i tre mesi di chiusura ed ora non chiedono altro che avere un po' di tempo per rimettere insieme i cocci di questo disastro".
"Abbiamo l'impressione che il famoso bazooka sia stato caricato a salve e siamo ridotti alle armi giocattolo - fa notare l'associazione - Il prossimo 30 giugno scade il termine per la dichiarazione annuale dell'IVA, spostata dal 30 aprile. Quanti saranno in condizioni di farvi fronte? E dopo 20 giorni si fa scadere la più importante e pesante scadenza fiscale dell'anno?".
"Anche la supercommisione di superesperti diretta dal supermanager Colao, nelle sue indicazioni, aveva sollecitato un rinvio della scadenza almeno a settembre. A quanto pare il Governo non sta a sentire nemmeno la Commissione da lui nominata (e pagata) - osserva l'associazione - Proprio un bel risultato".
"Rinviarlo almeno al 30 settembre - dice l'associazione - come fu già fatto lo scorso anno (e non c'era il COVID) è un atto di giustizia e di responsabilità che chiediamo con forza per tutti i nostri soci e per tutti gli imprenditori che cercano faticosamente di tenere accesa una fiammella di speranza".
Potrebbe interessarti anche: Incendio in un appartamento, coinvolto un elettrodomestico
Torna alla home page di Valdelsa.net per leggere altre notizie
Pubblicato il 24 giugno 2020