Contrasto alla povertà: il progetto Win diventa un esempio per tutta Italia
«La cooperazione sociale rappresenta da sempre l'agente naturale di sviluppo locale - ha dichiarato Claudia Fiaschi, presidente di Confcooperative Toscana – e tanto più oggi questa virtù deve essere utile a sviluppare nel territorio le potenzialità presenti. Dotarsi di una strategia per attuare questo sviluppo è quindi un atto dovuto. Dobbiamo costruire pari opportunità di accesso a occasioni di crescita personale e professionale che mettano in grado tutte le persone di dare il proprio contributo fattivo all'intera comunità»
Contrastare la povertà attraverso una rete costituita da associazioni, cooperative e istituzioni in grado di rispondere tempestivamente ai bisogni crescenti della comunità, riducendo la marginalità e l'esclusione sociale. E' la missione di WIN (Welfare d'Iniziativa), il progetto sostenuto da Federsolidarietà – Confcooperative Toscana nato a Empoli grazie alla collaborazione fra l'associazione VNP – Vecchie e Nuove Povertà e l'Unione dei Comuni dell'Empolese Valdelsa.
Il progetto, presentato ieri in occasione del convegno “Povertà - Patto - Cooperazione - Solidarietà - Sviluppo locale - Un percorso di crescita per tutti” alla presenza, fra gli altri, del Ministro al Welfare Giuliano Poletti, è stato avviato nel 2014, seguendo la linea tracciata dalla ‘Carta per una Responsabilità Sociale Condivisa’ approvata dal Consiglio di Europa a gennaio 2014, con la firma del Patto Territoriale di Reciprocità tra l’Unione dei Comuni del Circondario Empolese Valdelsa, l’Associazione VNP, i Sindacati, dei lavoratori e le Associazioni, imprenditoriali di categoria.
Soltanto nel 2016, grazie a questo accordo che ha coinvolto 61 soci fra cooperative, enti e associazioni del territorio, è stato possibile registrare 367 diagnosi complessive sui casi provenienti dai tavoli territoriali, sportello lavoro e sportello counselor, 70 azioni di avvio di accompagnamento per inserimenti lavorativi, 2 progetti di creazione d’impresa e/o sviluppo di nuovi settori di imprese già esistenti; 30 rientri in percorsi di formazione/istruzione; 63 progetti di inserimento lavorativo; 1 assunzione a tempo determinato presso cooperative sociali e 10 attivazioni di percorsi assistenziali in collaborazione con ASL11, finalizzati al reinserimento lavorativo.
«La cooperazione sociale rappresenta da sempre l'agente naturale di sviluppo locale - ha dichiarato Claudia Fiaschi, presidente di Confcooperative Toscana – e tanto più oggi questa virtù deve essere utile a sviluppare nel territorio le potenzialità presenti. Dotarsi di una strategia per attuare questo sviluppo è quindi un atto dovuto. Dobbiamo costruire pari opportunità di accesso a occasioni di crescita personale e professionale che mettano in grado tutte le persone di dare il proprio contributo fattivo all'intera comunità».
«Il protagonismo economico, sociale e culturale sono le chiavi per i nuovi processi di sviluppo - ha dichiarato Giuseppe Guerini, presidente di Federsolidarietà – fondamentali per una nuova visione di un welfare come fattore che integra tutte le politiche sociali. In questo quadro la valorizzazione di ciò che è presente sul territorio è elemento imprescindibile. Finalmente si inizia a parlare di realizzare una politica strutturata sulla solidarietà».
«Il Progetto Win – ha dichiarato il Ministro Poletti - è un esempio di come si concretizzano le buone idee. La povertà non è una colpa, né della persona né dello Stato. Dobbiamo avere il coraggio di investire nel contrasto alla marginalità e all'esclusione sociale. Combattere la povertà conviene sia dal punto di vista etico che da quello economico. La sostenibilità sociale è fondamentale per il benessere di una società e in quest'ottica Pubblico e Privato devono lavorare insieme per costruire una nuova governace che favorisca questi livelli di partecipazione e collaborazione. Il progetto WIN sarà importante per creare questa idea di governance capace di gestire gli interventi sui territori».
Pubblicato il 30 settembre 2016