Contro & Abbasso, una storia a tre voci tra la lingua italiana, la musica jazz e l'ironia

L'iniziativa, organizzata dal Comune di Poggibonsi con la Fondazione Elsa, il patrocinio della Regione Toscana e della provincia di Siena, è senza ombra di dubbio uno degli eventi più riusciti e ben organizzati della zona. Lo dimostra il pubblico che è arrivato numeroso, al punto che le sedie non bastavano, e che per tutto il tempo ha partecipato divertito. Lo dimostra anche il fatto che lo spettacolo è stato inserito all'interno del programma del famoso "Festival della Letteratura" di Mantova

 
  • Condividi questo articolo:
  • j

Ieri sera, nella splendida cornice del Cassero della Fortezza Medicea di Poggibonsi, è andato in scena "Contro & Abbasso", lo spettacolo che racconta le parole di protesta e gli slogan degli ultimi ottant'anni in Italia e che fa parte della rassegna "Piazza d'Armi e dì città". Sul palco Giuseppe Antonelli, linguista, insegnante di storia della lingua e conduttore del programma radiofonico di Radio 3 Rai "La lingua batte". Al suo fianco due contrabbassisti d'eccezione, poggibonsesi doc, Ferruccio Spinetti e Raffaello Pareti.

L'iniziativa, organizzata dal Comune di Poggibonsi con la Fondazione Elsa, La Scintilla, Music Pool, il patrocinio della Regione Toscana e della provincia di Siena, è senza ombra di dubbio uno degli eventi più riusciti e ben organizzati della zona. Lo dimostra il pubblico che è arrivato numeroso, al punto che le sedie non bastavano, e che per tutto il tempo ha partecipato divertito. Lo dimostra anche il fatto che lo spettacolo è stato inserito all'interno del programma del famoso "Festival della Letteratura" di Mantova, uno dei più importanti e conosciuti in Italia.

"Contro & Abbasso" è una storia a tre voci, un dialogo in cui Spinetti e Pareti fanno abilmente da contrappunto agli striscioni, alle frasi fatte, alle etichette lette e messe insieme da Antonelli. Il repertorio musicale va dai pezzi riadattati dei Pink Floyd a quelli di Rino Gaetano e Caterina Caselli, dal "Va' pensiero" di Giuseppe Verdi a De Gregori, fino addirittura alla sigla dei tre porcellini. La musica non è casuale e insieme a "Kossiga vattene", "Viva Verdi", "Gelmini e Carfagna sarte subito", "Vincere" e altri suggerisce accostamenti e commenti che fanno sorridere e riflettere al tempo stesso. L'ironia, infatti, quella che va oltre la risate e che è generatrice di domande, è l'altra grande protagonista, oltre alla musica e alla lingua.

Alla fine di questo spettacolo/dialogo abbiamo avuto l'occasione di fare due chiacchiere.

Com'è nato il progetto?
«L'idea del progetto - spiega Giuseppe Antonelli, alla fine dello spettacolo - è di Dario Ceccherini, che è partito dal fatto curioso che ci fossero due grandi contrabbassisti qui a Poggibonsi. Quando sono venuto per presentare il mio ultimo libro "Anche Leopardi diceva le parolacce", mi ha detto di avere in mente questo titolo, "Contro & Abbasso", e mi ha chiesto cosa ne avrei fatto. D'istinto, ho risposto subito che ne avrei fatto una storia d'Italia attraverso gli slogan politici.

Dunque, in questo caso, c'è stato prima lo slogan e poi tutto il resto...
«Sì, in realtà è una cosa che mi succede spesso - continua -, cioè che il titolo metta in moto qualcosa. In questo caso il titolo era davvero ben azzeccato, perché la gran parte della lotta e della contestazione è in negativo: è contro qualcosa più che a favore di qualcos'altro. Lo abbiamo visto anche negli ultimi eventi, non solo in Italia, non solo nel caso degli slogan elettorali. A quel punto si trattava di ricostruire, tramite la storia della lingua di cui mi occupo, qualche cosa che avesse un sapore non accademico, attraverso gli aneddoti».

Un modo non convenzionale di raccontare la storia della lingua italiana non poteva che richiedere un modo non convenzionale di suonare...
«Infatti - spiegano Ferruccio Spinetti e Raffaello Pareti - non si vede praticamente mai un concerto di due contrabbassisti. Il repertorio è folle, il trattamento stesso dei nostri strumenti non è così canonico: ci sono stati dei momenti d'improvvisazione, abbiamo usato lo wah wah., a tratti il contrabbasso è diventato una percussione».

Progetti futuri?
«Intanto saremo a Mantova a settembre - dicono i tre -. Siamo molto contenti e anche molto fieri. Sarà un bello stimolo, perché il pubblico è parecchio esigente, abituato ai grandi nomi della letteratura e della musica. Solo il fatto che il nostro progetto sia stato accettato è una bella conferma di credibilità. Per adesso non ci sono altre date in programma, ma è presto e, tanto per concludere con un altro slogan, "non mettiamo limiti alla Provvidenza"».

La nostra breve conversazione finisce come lo spettacolo, all'insegna della positività, con più "viva" che "abbasso". E allora viva "Contro & Abbasso", viva iniziative come questa, viva il trio Antonelli, Spinetti e Pareti che portano la Val d'Elsa, quella buona che fa belle cose, in giro per l'Italia... "verso l'infinito e oltre!".

Alessandra Angioletti

Pubblicato il 30 giugno 2016

  • Condividi questo articolo:
  • j