Controlli di sicurezza in Valdelsa, identificate 45 persone. Un uomo arrestato per traffico internazionale
Gli uomini della Squadra Mobile hanno poi arrestato un cittadino albanese di 51 anni, ricercato in campo internazionale per traffico di stupefacenti, armi e munizioni. L'uomo, un albanese 51enne, trafficante pericoloso, girava sotto falso nome, sperando di farla franca. K.B, era ricercato per traffico internazionale di stupefacenti, armi e munizioni ed era riuscito ad eludere i controlli muovendosi sotto falso nome, arrivando fino alla nostra provincia, nella speranza di ricongiungersi ad alcuni familiari
Giornata impegnativa quella di ieri per la Polizia di Stato in tutta la provincia di Siena.
Da Nord a Sud, passando per il capoluogo, Questura, Commissariati e Specialità, si sono dati da fare con vaste operazioni, per garantire la sicurezza dei cittadini, nelle attività di prevenzione come in quelle di contrasto alla criminalità.
Nella zona della Valdelsa i poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Poggibonsi hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio, insieme agli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Toscana di Firenze, nel corso del quale hanno identificato circa 45 persone e fermato oltre 15 veicoli, elevando tre verbali per violazioni al codice della strada.
Gli uomini della Squadra Mobile hanno poi arrestato un cittadino albanese di 51 anni, ricercato in campo internazionale per traffico di stupefacenti, armi e munizioni. L'uomo, un albanese 51enne, trafficante pericoloso, girava sotto falso nome, sperando di farla franca. K.B, era ricercato per traffico internazionale di stupefacenti, armi e munizioni ed era riuscito ad eludere i controlli muovendosi sotto falso nome, arrivando fino alla nostra provincia, nella speranza di ricongiungersi ad alcuni familiari.
I poliziotti della Squadra Mobile di Siena, venuti a conoscenza tramite l’Interpol, nelle attività di Cooperazione Internazionale di Polizia, che lo straniero avrebbe dovuto scontare 1 anno e 8 mesi di carcere, per un residuo di pena derivante da una pregressa condanna emessa in Albania, si sono attivati raccogliendo le informazioni ricevute sul suo conto.
Dai primi accertamenti svolti dalla Sezione Antidroga della Mobile della Questura, diretta dal Vice Questore Aggiunto Sabatino Fortunato, è emerso che l’albanese, dopo aver scontato una parte della condanna a 8 anni e 8 mesi a Tirana, per fatti commessi nel 2008 a Catania, era stato affidato ai servizi sociali, ma era riuscito a sottrarsi evadendo la misura.
Da allora, utilizzando diversi alias, si muoveva sul territorio italiano, peraltro commettendo altri reati specifici, per i quali, sotto altro nome, era stato nuovamente arrestato nel 2014.
Lo scorso anno, usando un terzo nome, aveva cercato di raggiungere i familiari a Colle di Val D’Elsa, regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale, presentando anche istanza per il rilascio del permesso di soggiorno presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Siena.
Gli investigatori, non appena hanno ricevuto l’ordine di cattura in ambito internazionale, emesso dal tribunale Gravi Reati di Tirana si sono appostati, effettuando numerosi servizi di osservazione presso il domicilio del fratello, peraltro non molto agevole, e in meno di 5 giorni sono riusciti ad assicurarlo alla giustizia.
Lo straniero è stato, quindi, accompagnato in Questura, dove è stato sottoposto a fotosegnalamento da parte della Polizia Scientifica e, a seguito degli ulteriori accertamenti svolti dagli uomini della Squadra Mobile unitamente ai colleghi dell’Ufficio Immigrazione, è stato accompagnato al carcere di Santo Spirito, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria ai fini estradizionali.
Pubblicato il 18 maggio 2016