Cordoglio all’Università di Siena per la morte di Umberto Eco. Aveva ricevuto la laurea honoris causa nel 2002

«Il suo pensiero – ha detto Riccaboni - ha influenzato a lungo l'accademia, i media, la cultura, la società nel suo complesso. Il Paese perde una eccezionale figura di intellettuale che con autorevolezza e per molto tempo ha rappresentato al meglio nel mondo la poliedricità, la vivacità e la profondità della cultura italiana. Siamo onorati del fatto che Eco sia sempre stato vicino all’Ateneo senese, che nel 2002 ha voluto conferirgli la laurea honoris causa in Scienze della comunicazione»

 
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L’Università di Siena esprime cordoglio per la morte di Umberto Eco, accademico e uomo di cultura di grandissimo rilievo e prestigio, per molti anni professore ordinario di Semiotica presso l’Università di Bologna.

Il Rettore Angelo Riccaboni, a nome dell'intera comunità universitaria senese, ha sottolineato il ruolo che Eco ha avuto nel dibattito culturale italiano e internazionale. «Il suo pensiero – ha detto Riccaboni - ha influenzato a lungo l'accademia, i media, la cultura, la società nel suo complesso. Il Paese perde una eccezionale figura di intellettuale che con autorevolezza e per molto tempo ha rappresentato al meglio nel mondo la poliedricità, la vivacità e la profondità della cultura italiana. Siamo onorati del fatto che Eco sia sempre stato vicino all’Ateneo senese, che nel 2002 ha voluto conferirgli la laurea honoris causa in Scienze della comunicazione».

Ecco alcuni passaggi tratti dalla proposta di conferimento, illustrata dallo scomparso professor Omar Calabrese, durante il Consiglio di facoltà di Lettere e filosofia, il 22 maggio 2002. La cerimonia si tenne il 5 ottobre dello stesso anno.

«La carriera intellettuale e accademica di Umberto Eco non ha certamente bisogno di presentazioni, tanto è nota la sua figura di studioso, scrittore, organizzatore di cultura, editore, animatore del dibattito internazionale. (…) In questo quadro, tuttavia, la laurea nell’Ateneo senese vuole ricoprire un significato particolare. In primo luogo, si tratta dell’unico titolo accademico finora proposto per lui in una università italiana. (…) Ricorre quest’anno il decennale della fondazione dei corsi di laurea in Scienze della comunicazione, che videro l’Università di Siena sperimentare per prima, nella facoltà di lettere e filosofia, il nuovo percorso di studi.

Eco – che della formazione di quel curriculum fu animatore decisivo – non è ovviamente laureato in questa branca di studi, che, per le sue caratteristiche, non può essere considerata del tutto omogenea agli altri corsi di laurea abitualmente previsti in questa facoltà. (…) Ma qui si inserisce un secondo significato particolare. (…) Umberto Eco (...) è sempre stato celebrato accademicamente come scrittore di alcuni best-seller internazionali (traduzioni in oltre 30 lingue), come uno dei grandi promotori della semiotica nel mondo, come filosofo e studioso di estetica. Altre sue attività, come quella di esperto in comunicazioni di massa, sono state invece tenute in minor conto dal punto di vista universitario (…).

C’è infine una terza ragione a dare un sapore particolare alla laurea a Umberto Eco, e si tratta della vicinanza affettiva e conoscitiva che questo studioso ha sempre dimostrato nei confronti dell’Università di Siena. (…) Eco non è mai mancato nelle occasioni in cui gruppi di docenti del nostro Ateneo abbiano organizzato iniziative culturali o celebrato momenti importanti per la vita umanistica dell’Università. (…) Il titolo di dottore in Scienze della comunicazione presso l’Ateneo senese costituisce anche la doverosa gratifica a Umberto Eco per la vicinanza ampiamente testimoniata in lunghi anni di frequentazione di questa Università».

In occasione del conferimento della laurea honoris causa Eco pronunciò la lectio magistralis “Averroè e la metafora”. Nei prossimi giorni il testo sarà pubblicato sulle pagine web dell’Ateneo.

Pubblicato il 20 febbraio 2016

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