Coronavirus, Fedagripesca Toscana: "-40% di vendite nell'agroalimentare, nostra produzione destinata a fronteggiare emergenza"

Il presidente Tistarelli: "Ogni giorno dalla cooperazione agroalimentare latte, formaggi, legumi e pasta ma anche mascherine e fiori per i cimiteri"

 TOSCANA
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Le nostre cooperative registrano una flessione media delle vendite del 30-40% in meno rispetto all'analogo periodo del 2019, sia sul mercato interno, comunitario ed extra UE; soffrono di una drastica riduzione se non annullamento delle vendite dirette, causata dalle restrizione della circolazione dei cittadini; difficoltà logistiche di ogni tipo”. Così Fabrizio Tistarelli, presidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana, spiega le conseguenze negative dell'emergenza Coronavirus che stanno vivendo le cooperative agroalimentari della Toscana, come tutto il comparto primario.

Nonostante ciò - continua Tistarelli – in questa emergenza epocale e senza precedenti, la cooperazione agroalimentare sa impegnarsi concretamente nella solidarietà alimentare nei confronti delle fasce di popolazione più debole, con un collegamento stretto con gli Enti assistenziali e di volontariato, con i Comuni e con le strutture sanitarie”.

I primi numeri del contributo di solidarietà delle cooperative aderenti alla nostra federazione parlano da soli – riferisce sempre il presidente Tistarelli - 20 quintali a settimana di latte fresco confezionato, 1 quintale di formaggi freschi, 3 quintali di legumi secchi, 40 quintali di pasta alimentare, 50.000 buste per confezionare mascherine in distribuzione da parte dei comuni, migliaia di fiori recisi donati ai comuni per addobbare i cimiteri in questo periodo pasquale, 1 ecografo ad un'associazione di volontariato, adesione alle iniziativa “buoni spesa” dei comuni ed infine circa € 6.000 donati ad alcune strutture ospedaliere”.

“L’impegno solidaristico delle cooperative continuerà – conclude Tistarelli - affiancato a quello di rifornire gli scaffali della GDO ed i negozi di prossimità di prodotti toscani genuini, di alta qualità e commercializzati con un equo prezzo nell'interesse dei produttori e dei consumatori”.

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Pubblicato il 11 aprile 2020

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