Coronavirus, in Toscana altri due casi positivi sospetti in attesa di validazione

I tamponi analizzati dai laboratori toscani sono già stati inviati stamani all’Istituto superiore di sanità, in attesa di validazione

 TOSCANA
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Altri due casi positivi sospetti in Toscana (quattro in totale) di Covid-19. I tamponi analizzati dai laboratori toscani sono già stati inviati stamani all’Istituto superiore di sanità, in attesa di validazione. Tutti e due riguardano cittadini residenti a Firenze. Intanto, fanno sapere le autorità sanitarie, sono complessivamente 273 le persone in isolamento domiciliare, sotto sorveglianza attiva, a seguito delle indagini epidemiologiche in corso e della prima ricostruzione dei contatti stretti e prolungati dei primi due sospetti positivi, quelli emersi ieri l’altro. Tra le persone isolate figurano anche i contatti con i due cinesi transitati dalla Toscana e poi ricoverati allo Spallanzani di Roma.

I due nuovi casi

Il primo dei due nuovi casi toscani è una persona che ha avuto un contatto con l’imprenditore fiorentino che già era stato ricoverato lunedì a Ponte a Niccheri. E’ un vicino di casa, 65 anni, e il suo nome era già emerso all’interno dell’indagine epidemiologica in corso; si trovava già da un giorno ricoverato in ospedale a Careggi per un controllo a seguito di un intervento a cui si era sottoposto un mese prima. 

Al momento è in isolamento nel reparto di malattie infettive dell’ospedale. Le sue condizioni cliniche sono giudicate buone. Martedì sera erano già cinquantasette le persone messe in isolamento domiciliare e monitorate dalla Asl tra quelle che complessivamente hanno avuto contatti con l’imprenditore fiorentino di 63 anni ricoverato lunedì per una presunta polmonite, tuttora in osservazione in ospedale e con quadro clinico ritenuto impegnato ma stazionario.

Il secondo nuovo caso fiorentino è quello di uno studente nord-europeo di 26 anni che si trova in Toscana, nel capoluogo per motivi di studio, dallo scorso agosto. Abita in centro. Era tornato nel proprio paese per quattordici giorni e la settimana scorsa, con scalo a Monaco, di nuovo a Firenze. Ha accusato febbre ed è stato ricoverato stanotte, con percorso riservato e in isolamento, nell’ospedale di Santa Maria Annunziata a Ponte a Niccheri, nel reparto di malattie infettive. Ora è in buone condizioni e la temperatura è già tornata nella norma. Si stanno ricostruendo i contatti che ha avuto, per lo più nell’area fiorentina.

Buone  sono giudicate le condizioni anche dell’informatico di Pescia, tornato la settimana scorsa da Codogno e ricoverato in ospedale a Pistoia lunedì, con percorso riservato, e messo in isolamento nel reparto di malattie infettive dello stesso nosocomio. Sono stati ricostruiti il quadro epidemiologico e la rete di persone che con lui hanno avuto contatti stretti e prolungati. 

Sono 43, tra compagni di lavoro e familiari, le persone messe in isolamento domiciliare fiduciario con sorveglianza attiva da parte nelle Asl, residenti nei comuni di Pescia, dove l’uomo vive, e Massa e Cozzile, dove ha sede l’azienda.

Per tutti i quatro casi si aspetta ancora la conferma degli esami da parte dell’Istituto superiore di sanità.

Mascherine: quasi 600.000 distribuite alle aziende sanitarie, oltre 1 milione e mezzo ordinate

Nell’ultimo mese, dal 25 gennaio ad oggi, 26 febbraio, Estar (Ente di supporto tecnico amministrativo regionale) ha consegnato a tutte le Aziende sanitarie della Toscana quantità consistenti di prodotti utilizzati normalmente dal sistema sanitario, ma che in questa particolare contingenza sono oggetto di specifica attenzione.

Questi  i pezzi consegnati consegnati fino ad oggi:

Camici  459.155

Guanti  12.602.000

Dispenser per il lavaggio delle mani   50.489

Mascherine TNT (tessuto non tessuto) 522.700

Mascherine FFP2 (filtering face piece, il numero indica la classe di protezione) 24.980

Mascherine FFP3 16.830

Protezione occhi (occhiali, visiera) 2.449

Tute 4.299

Rispetto ad un consumo standard mensile, le mascherine TNT hanno subito un incremento del 104%, le mascherine FFP2 del 395% e le mascherine FFP3 del 120%. Negli ultimi giorni, per venire incontro alle esigenze delle Aziende sanitarie, sono stati inoltre approntati kit specifici per operatori del 118 e altri kit dedicati ai medici di famiglia, ai pediatri di libera scelta e ai medici di continuità. Nonostante queste consegne, le necessità di approvvigionamento rimangono a tutt’oggi estremamente elevate, ed è per questo che sono già stati inviati ordini che possano coprire le richieste per almeno un mese di intensa attività. Per esempio, 867.000 camici, 27.000 mascherine FFP2, 1 milione e mezzo di mascherine chirurgiche TNT). Tenuto conto della fortissima domanda di questi dispositivi, non solo da parte dell’Italia ma di moltissimi altri Paesi, non ci sono certezze sull’effettiva totale evasione degli ordini inseriti.

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Pubblicato il 26 febbraio 2020

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