Crollo delle mura a San Gimignano, sopralluogo di Bassi, Barni e Rossi

«Qui vicino, a Volterra, dopo una frana più grave di questa, abbiamo risistemato tutto in otto mesi: a San Gimignano – ha affermato Rossi – ci comporteremo allo stesso modo. Allora mettemmo a disposizione poco più di 8 milioni, cui se ne aggiunse circa uno del governo, mi auguro che in questa occasione le cose possano andare diversamente, anche se temo che la mia sia una vana speranza»

 
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«Oggi stesso firmerò la dichiarazione di stato di emergenza e metteremo a disposizione nuove risorse del bilancio regionale, oltre a quelle già impegnate, perché c'è da iniziare subito il lavoro per ritirare su le mura di San Gimignano, una delle città che fanno l'immagine della Toscana nel mondo». Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che ieri, insieme alla vicepresidente e assessore alla cultura Monica Barni e al sindaco Giacomo Bassi, ha effettuato un sopralluogo nella cittadina senese dove nel pomeriggio di  martedì è crollato un tratto di mura medievali lungo circa 20 metri.

«Abbiamo subito messo in piedi un tavolo di lavoro che vede impegnati il Ministero dei beni culturali, la Soprintendenza di Arezzo, Siena e Grosseto e la Regione -, ha spiegato Barni -. Questo servirà a far sì che l'intervento di messa in sicurezza sia immediato per poi, altrettanto velocemente, capire le ragioni e ripristinare il muro. Stamani eravamo tutti lì - ha concluso - e ognuno dovrà fare la sua parte».

«Qui vicino, a Volterra, dopo una frana più grave di questa, abbiamo risistemato tutto in otto mesi: a San Gimignano – ha affermato Rossi – ci comporteremo allo stesso modo. Allora mettemmo a disposizione poco più di 8 milioni, cui se ne aggiunse circa uno del governo, mi auguro che in questa occasione le cose possano andare diversamente, anche se temo che la mia sia una vana speranza. La Regione - ha proseguito - farà comunque tutto quanto in suo potere per affrontare questa emergenza. Avevamo già destinato – ha ricordato il presidente - 700mila euro del vecchio Piano operativo regionale per interventi di manutenzione delle mura e un altro milione e 200mila euro lo avevamo previsto per il progetto di restauro dei camminamenti, insieme ai 600mila del Comune. Adesso – è l'impegno del presidente Rossi – metteremo in campo altre risorse. Da contatti avuti stamani con il Ministero – ha detto – ho avuto assicurazione che le Soprintendenze verranno autorizzate a spendere subito 300mila euro».

«Ora – ha insistito Rossi – è urgente agire e per questo abbiamo messo a disposizione del Comune anche la competenza dei tecnici del Genio civile regionale, ma occorrerà anche approfondire la natura di questi eventi, capire perché mura come queste, che sono state erette 8 secoli fa, siano entrate in sofferenza negli ultimi vent'anni. Ci vogliono molta attenzione, per gli effetti di infiltrazioni e percolamenti che ne minano la stabilità, e tanta cura. Sono d'accordo con il sindaco di San Gimignano – ha aggiunto Rossi – quando chiede un Piano annuale per interventi a tutela dei siti patrimonio mondiale Unesco in Italia, che solo in Toscana sono sette. Si sta discutendo della formazione di un nuovo governo, non sarebbe male se al posto delle geometrie parlamentari – ha concluso Rossi - si iniziasse a parlare di desti nare almeno 15 miliardi, un punto di Pil, alla tutela del patrimonio culturale e alla lotta al rischio idrogeologico: consentirebbe di rilanciare seriamente gli investimenti pubblici, creando buoni posti lavoro, e di manifestare, concretamente, amore e rispetto per l'enorme patrimonio culturale e naturalistico di questo paese».

«Accogliamo a braccia aperte l’intervento di somma urgenza decretato dal Mibact all’indomani del crollo di un tratto della nostra cinta muraria». Il sindaco Giacomo Bassi ha commentato così al termine della riunione tecnica di ieri pomeriggio per la gestione dell’emergenza. «Ci hanno assicurato che stanzieranno immediatamente 300mila euro per i lavori di verifica della staticità, pulizia del terreno a monte della mura crollate, intervento di consolidamento delle due ali di mura a destra e a sinistra del tratto crollato» ha aggiunto Giacomo Basi sottolineando: «Fin da subito siederemo al tavolo con la Regione Toscana, che ringraziamo per la proclamazione dello stato di emergenza, per l’elaborazione di un progetto comune insieme al Genio Civile per l’intervento di ripristino delle mura». «All’indomani di quanto accaduto la riflessione a caldo è che le nostre città monumento e la loro conservazione e manutenzione non può dipendere solamente dalle risorse dei Comuni – ha detto Bassi -. Chiedo a gran voce che si avvii una riflessione di respiro nazionale per lo stanziamento di fondi speciali, sbloccati dal vincolo del patto di stabilità, per la salvaguardia e tutela di un patrimonio di tutti; esattamente come è stato fatto di recente per l’edilizia scolastica». 

La notizia del crollo delle mura di San Gimignano ha provocato lo sconcerto e il dispiacere della comunità valdelsana e non solo. Parole di solidarietà arrivano dalla vicina Volterra, che si è trovata a vivere una situazione simile, come ha ricordato il Presidente della Regione. «Noi volterrani possiamo capire bene i sentimenti dei nostri cugini valdelsani, avendo affrontato una situazione simile - ha scritto in un comunicato il consigliere Paolo Moschi -. Esiste una bellezza diffusa, grazie a Dio, in Toscana, ma spesso questa grava interamente sulle spalle di Comuni fragili e deboli economicamente. Comuni penalizzati dalla logica della distribuzione per soli numeri pro-capite, molto diffusa anche in Toscana. Per conservare questo patrimonio servono opere urgenti, e una costante analisi dello stato di salute delle Mura e non solo. Questa è l'unica strada per conservare alle future generazioni la nostra storia e la nostra grande bellezza». «Alle città d'arte deve esser riconosciuto uno status particolare per poter tutelare concretamente ciò che non è patrimonio nostro, ma di tutta l'umanità. Altrimenti le nostre realtà rischiano altre ferite, che vogliamo con forza evitare», fa sapere il primo cittadino volterrano Marco Buselli. 

Intanto oggi alle ore 15.00 incontro del sindaco Bassi e della parlamentare Pd alla Camera Susanna Cenni: Ho seguito la vicenda da vicino fin dalle prime ore di ieri – ha ricordato Cenni – mantenendo un filo diretto e continuo con il sindaco Giacomo Bassi, con l’Autorità di Missione per la difesa del suolo e contattando anche il Ministro Dario Franceschini che ha mostrato fin da subito grande attenzione. 

Pubblicato il 5 aprile 2018

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