Gruppi Girot: curano gli anziani positivi al Covid-19 direttamente nelle Rsa

Covid, 700 gli anziani positivi curati nelle Rsa grazie alle unità mobili Girot: gli ospiti sono assistiti in 30 strutture dislocate nell'area fiorentina, empolese e Mugello

 TOSCANA
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Covid, 700 gli anziani positivi curati nelle Rsa grazie alle unità mobili Girot: gli ospiti sono assistiti in 30 strutture dislocate nell'area fiorentina, empolese e Mugello.

Acquistati dalla Fondazione Santa Maria Nuova gli strumenti necessari. Il presidente Landini: "Allentiamo così la pressione sugli ospedali".

Curano gli anziani positivi al Covid-19 direttamente nelle Rsa evitando il ricovero in ospedale. I gruppi Girot (Gruppi Intervento Rapido Ospedale Territorio) stanno svolgendo un lavoro fondamentale per seguire e curare i pazienti anziani contagiati dal Coronavirus nelle strutture in cui sono ospitati: attualmente sono 700 quelli in cura in 30 Rsa dislocate nell'area fiorentina, empolese e nel Mugello. Un'attività che è possibile grazie anche alla Fondazione Santa Maria Nuova Onlus che, con le donazioni ricevute dalla raccolta fondi lanciata per l'emergenza Coronavirus, ha acquistato 5 elettrocardiografi portatili, 5 ecografi portatili, 5 stampanti portatili e un'agenda multioperatore, strumenti fondamentali per dare efficacia a questi interventi.

I Girot erano stati organizzati per curare i malati no Covid a casa, ma, con la seconda ondata dell'emergenza sanitaria, da metà ottobre sono stati dirottati sui pazienti Covid delle Rsa per assisterli nelle strutture limitando il più possibile il ricovero in ospedale.  Le unità mobili sono formate da equipe medico infermieristiche che, in partenza dall’ospedale, agiscono sul territorio intercettando i malati e curandoli efficacemente sul posto, in collaborazione con il medico di medicina generale. Il loro lavoro aiuta a limitare gli accessi a ospedali e ambulatori, liberando spazi e risorse ed alleggerendo la pressione su queste strutture sanitarie. I Girot sono a conduzione geriatrica, formati da internisti, medici d’urgenza e infermieri, che agiscono in zone di attività.

“L’epidemia di Coronavirus si contrasta in particolar modo rafforzando il territorio - commenta Giancarlo Landini, presidente della Fondazione Santa Maria Nuova - l’ospedale è sotto pressione, ma proprio per allentarla i malati vanno curati di più e meglio fuori dall’ospedale. Per questo la collaborazione fra specialisti del Girot, giovani medici dell’Usca e medici di medicina generale è fondamentale. Solo uniti, facendo squadra ed implementando una rete di assistenza efficace, possiamo sperare di superare l’emergenza. Anche la creazione da parte della Regione degli alberghi sanitari assistiti (ASA) con la presenza all’interno di medici della Usca avrà più efficacia se questi medici avranno come riferimento gli specialisti ospedalieri del Girot, così da potere ridurre gli invii ai pronto soccorso in caso di aggravamento dei sintomi degli ospiti”.

In totale, per l'emergenza Covid, la raccolta fondi promossa da Fondazione Santa Maria Nuova ha permesso di raccogliere 2,4 milioni di euro. La Fondazione ha gestito le donazioni e ordinato strumentazioni e dispositivi di protezione per le strutture ospedaliere dell’azienda Usl Toscana Centro.

Informazioni su donazioni e relative modalità sono disponibili sul sito www.fondazionesantamarianuova.it

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Pubblicato il 12 novembre 2020

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