Da Facebook ad Amatrice e Norcia: Colle Cresce al servizio dei terremotati

Un’altra storia di solidarietà dalla Valdelsa. Questa volta i protagonisti sono una comitiva di persone di Colle Val D’Elsa che, subito dopo il primo terremoto che distrusse Amatrice alla fine di agosto, decisero di creare un gruppo parallelo a quello di “Colle Cresce”. Iniziarono subito, tramite un paio di contatti che avevano nelle zone colpite dal terremoto, a organizzare una raccolta di beni di prima necessità come vestiti, coperte, stufette elettriche, phon, detersivi, prodotti per l’igiene ma anche cibi a lunga conservazione e qualcosa di fresco donato da un supermercato della zona

 
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Un’altra storia di solidarietà dalla Valdelsa. Questa volta i protagonisti sono una comitiva di persone di Colle Val D’Elsa che, subito dopo il primo terremoto che distrusse Amatrice alla fine di agosto, decisero di creare un gruppo parallelo a quello di “Colle Cresce”. Iniziarono subito, tramite un paio di contatti che avevano nelle zone colpite dal terremoto, a organizzare una raccolta di beni di prima necessità come vestiti, coperte, stufette elettriche, phon, detersivi, prodotti per l’igiene ma anche cibi a lunga conservazione e qualcosa di fresco donato da un supermercato della zona.  Tramite la Pagina Facebook, dove postavano continuamente aggiornamenti e richieste da parte delle famiglie terremotate, decisero di riunirsi in Piazza Arnolfo a Colle per 2 settimane, l’affluenza fu veramente alta. Non vennero a donare qualcosa solo i membri del gruppo di Facebook. Ci fu un passaparola generale che sfondò le barriere virtuali e permise quindi di ricavare davvero tanto materiale.

Il 23 novembre scorso i rappresentanti di Colle Cresce, fra cui Monica Rondani e Riccardo Tanini (il fondatore del gruppo) hanno caricato tutto e sono partiti alla volta di Amatrice e Norcia. Al loro arrivo a Norcia hanno trovato una bellissima sorpresa. Gli abitanti del paese avevano infatti preparato il pranzo per loro: pasta con la gricia e con l’amatriciana. «Un gesto davvero toccante e solidale», ha commentato commossa Monica Rondani.

Ma non finisce qui. «A gennaio organizzeremo un’altra spedizione verso i paesi colpiti da questa calamità naturale, per far sì che questa catena non si spezzi e la solidarietà continui - sottolinea Monica Rondani -. Fare del bene paga tanto. Vogliamo aiutare ancora».

Veronica Di Leonardo

Pubblicato il 6 dicembre 2016

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