Dalla Val d’Elsa a Siena per manifestare pacificamente in nome dell’antifascismo
Nell’occasione sono state raccolte oltre 800 firme per chiedere: al Sindaco di Siena che il Comune prenda posizione, affinché vengano negati spazi pubblici a movimenti e associazioni che non neghino di riconoscersi nei disvalori di fascismo, razzismo, xenofobia, omofobia; al Prefetto che, in ottemperanza alle leggi vigenti e nel rispetto della Costituzione italiana, venga impedita l’intitolazione di una sede associativa a un simbolo dello squadrismo fascista
Si è tenuto ieri in Piazza del Campo a Siena il presidio antifascista organizzato congiuntamente dal Comitato provinciale ANPI di Siena, CGIL, ARCI e Rete Antifascista Senese per manifestare pacificamente il proprio dissenso all’apertura della nuova sede di Forza Nuova. «L'intenzione di Forza Nuova di aprire una sede a Siena intitolandola a Rino Daus – si legge sulla Pagina Facebook dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani senese - risulta un'esplicita esaltazione della violenza squadrista che portò alla dittatura fascista. La legge lo vieta, ma nessuna legge è stata meno applicata di quella che sanziona l'apologia del fascismo».
Nell’occasione sono state raccolte oltre 800 firme per chiedere: al Sindaco di Siena che il Comune prenda posizione, affinché vengano negati spazi pubblici a movimenti e associazioni che non neghino di riconoscersi nei disvalori di fascismo, razzismo, xenofobia, omofobia; al Prefetto che, in ottemperanza alle leggi vigenti e nel rispetto della Costituzione italiana, venga impedita l’intitolazione di una sede associativa a un simbolo dello squadrismo fascista.
Hanno aderito numerose associazioni e partiti politici da tutta la provincia. Dalla Val d’Elsa erano presenti le sezioni ANPI di Colle, Poggibonsi, Casole, San Gimignano, il Comitato Pane e Rose Possibile Valdelsa/Siena, l’Associazione Culturale Serpe Regolo, il Circolo PRC "Arcangelo Vieri" Colle Val d'Elsa.
Alessandra Angioletti
Pubblicato il 23 aprile 2017