Dalle origini al decennale: storia di Mercantia, la manifestazione che ha reso famosa Certaldo

“Mercantia è la terra di un sogno, è una notte di luna piena, festa del teatro e della vita, luogo d’incontro e di passioni, è l’uomo che non si arrende e continua il suo canto” (Alessandro Gigli)

 CERTALDO
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Ogni luglio, dal lontano 1988, l’incantevole borgo di Certaldo alto, cessa di essere un tranquillo e sordido villaggio medievale e si trasforma. Il silenzio che percorre le vie del paese lascia spazio alla musica, alle risate e alla vita. Le piazze ospitano grandiosi spettacoli. Un’ atmosfera mistica esplode e ricopre come polvere magica l’intera comunità di Certaldo. Tutto questo, e non solo, è Mercantia. Mercantia nasce nel 1988 sotto la direzione artistica di Alessandro Gigli. Il suo legame con il teatro di strada è evidente fin da subito. Il primo anno vennero ospitate 10 compagnie, tra gruppi e singoli artisti, in quella che era una forma ancora piuttosto embrionale dell’evento. L’anno seguente infatti, gli ospiti raddoppiarono passando dai 10 della prima edizione, ai 20 della seconda. L’offerta di intrattenimento proposta divenne più ampia e si iniziò a strutturare un vero e proprio progetto teatrale.

I primi cambiamenti strutturali arrivarono a partire dal 1990, l’anno della maturità di Mercantia. Venne introdotto il primo catalogo, dove erano presenti le informazioni principali sulla festa e sulle compagnie teatrali. Il catalogo fu un vero e proprio strumento di diffusione e promozione dell’arte di strada, un’arte antichissima. I primi reperti di risalgono infatti alla preistoria.  Nello stesso anno comparve anche il primo manifesto legato a Mercantia, intitolato “il teatro da 4 soldi”. Il manifesto aveva evidenti legami con l’origine dell’arte di strada, sottolineando la sua natura popolare e autentica. Vi era anche un chiaro riferimento a Vito Pandolfi, regista italiano che nella prima metà degli anni ’50 proprio a Certaldo ripropose alcune opere del ciclo Boccacciano. Dal 1990 l’offerta di intrattenimento aumentò progressivamente. Già nella terza edizione furono ospitate 40 compagnie. L’anno dopo, per la quarta furono 62. Nella quinta edizione arrivarono a essere 76 e nella sesta 82. Il costante aumento dell’offerta artistica rifletteva la crescita di questa manifestazione e del suo legame con Certaldo. Il paese infatti beneficiava degli effetti positivi prodotti da Mercantia, che ogni anno attraeva sempre più visitatori favorendo il settore turistico, e quindi economico del borgo. Una win win situation.

Sulla scia di questi successi e di questa crescita, nel 1998 arrivò il decennale di questa manifestazione. Una versione “maratona” di Mercantia lunga ben nove giorni, capace di ospitare il numero record di 276 compagnie teatrali, provenienti da tutta Italia e dall’estero. Mercantia ricopriva ormai un ruolo centrale nella promozione e nella diffusione del teatro di strada, anche a livello internazionale. Gli artisti partecipavano all’evento, in cambio di un piccolo rimborso spese per il viaggio e dell’ospitalità. La leggenda narra che la manifestazione non si limitasse esclusivamente a Certaldo alto, ma che ci fosse una sorta di “festa nella festa” dove gli artisti, finite le loro performance, scaricavano la tensione della serata. Questo “afterparty” si teneva nella zona di San Martino, poco fuori Certaldo, dove alloggiavano le compagnie teatrali. 

Durante il corso dagli anni a Mercantia si sono susseguiti grandiosi spettacoli, frutto di una programmazione che offriva il meglio del teatro di strada e non solo. Tra i protagonisti che hanno contribuito al successo di questa festa si annovera Pino Quartullo, regista di commedie presente nel 2005. Altra personalità di spicco che prese parte alla manifestazione fu l’attore-mago Bustric (Sergio Bini) presente anche in un film di Woody Allen. Mercantia ospitò gli Itzaes, maestri messicani del fuoco. I Baul de Bengala, compagnia indiana che, tra le mura di Certaldo alto, concedeva uno scorcio di India attraverso un viaggio interiore fra tantrismo, buddhismo e sufismo. Venne il turno anche di Guido Ceronetti, celebre poeta, filosofo e scrittore. E infine ospiti di caratura internazionale, come il Teatro dei Venti e Cafelulè, che mossero i primi passi proprio nelle piazze e nei giardini segreti di Certaldo alto.

Il rapporto fra Mercantia e Certaldo maturava di anno in anno. La crescita del borgo in termini di popolarità fu significativa. Certaldo non era più unicamente il luogo di nascita di Giovanni Boccaccio. Era la massima espressione del tetro di strada, era l’esplosione dell’arte in una delle sue forme più autentiche e primitive. Era il paese dove per una settimana all’anno la magia esplodeva, liberando energie positive. C’era spazio solo per il divertimento e la spensieratezza, c’era spazio solo per la vita.

Lorenzo Castelli

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Pubblicato il 24 aprile 2021

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