Difesa del territorio, a La Senese un primo incontro per la salvaguardia della Montagnola

«L'incontro, partendo dagli attacchi ai boschi sulla Montagnola, ha spaziato su numerose tematiche relative alla protezione dell'ambiente, ma si è focalizzato soprattutto sulle tecniche da adottare per costituire un comitato di persone per la difesa del territorio - fa sapere la lista civica 'Noi ci siamo' -. I numerosi interventi dal pubblico, hanno segnato un evento sentito e partecipato, poi conclusosi con una cena offerta dalle persone del luogo che hanno ospitato l'evento

 CASOLE D'ELSA
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Si è tenuto lunedì 26 agosto alle 18.00, in località La Senese a Casole d'Elsa, il primo incontro organizzato da un comitato spontaneo di persone e promosso dalla lista civica "Noi ci siamo", dopo le polemiche scoppiate nelle scorse settimane per il taglio dei boschi effettuato sulla Montagnola.

L'allarme era stato lanciato da alcuni escursionisti e riportato su La Nazione in un articolo del 16 luglio, segnalando veri e propri vuoti lasciati in seguito ad operazioni di abbattimento, tronchi accatastati, muri distrutti. 

All'iniziativa hanno partecipato circa 40 persone del luogo, insieme ad allevatori, produttori locali e operatori turistici. A coordinare l'evento la consigliera comunale Tamara Tognetti che ha introdotto il prof. Franco Tassi, noto biologo, entomologo e scrittore, ex direttore del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise nonché docente presso le università di Napoli e Camerino.

La zona della Montagnola è una zona preziosa e ricca dal punto di vista naturalistico e non solo, con numerose grotte, eremi e castelli, che si estende tra i comuni di Casole, Sovicille, Siena e Monteriggioni. 

«L'incontro, partendo dagli attacchi ai boschi sulla Montagnola, ha spaziato su numerose tematiche relative alla protezione dell'ambiente, ma si è focalizzato soprattutto sulle tecniche da adottare per costituire un comitato di persone per la difesa del territorio - fa sapere la lista civica -. I numerosi interventi dal pubblico, hanno segnato un evento sentito e partecipato, poi conclusosi con una cena offerta dalle persone del luogo che hanno ospitato l'evento. La sensazione è che questo sia stato solo il primo di una serie di incontri che segneranno la stagione autunnale in difesa della Montagnola, troppo spesso oggetto di sfruttamento non regolamento delle risorse del territorio».

Pubblicato il 3 settembre 2019

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