Disegni e parole contro il bullismo

Sei studentesse premiate dal Rotary Club Alta Valdelsa nell’ambito del progetto ''La mia scuola è debullizzata. My school without bulling''

 SCUOLA E BULLISMO
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Un premio contro il bullismo. Sei alunne della scuola media Marmocchi, Istituto Comprensivo 1 Poggibonsi, sono state premiate dal Rotary Club Alta Valdelsa nell’ambito del progetto La mia scuola è debullizzata. My school without bulling.

Ad essere premiate, dal presidente del Rotary Club Alta Valdelsa, Giovanni Di Maggio, sono state  Denise Borrelli (1B), Sara Rocchigiani (3A), Samantha Santoni (3B) e Giada Ciulli, Giulia Corti e Sole Vitanza della 3D. Le sei alunne premiate, che hanno elaborato testi e disegni, hanno ricevuto un buono di 100 euro ciascuno per acquisti di libri e materiale scolastico presso la cartoleria "Maura" di Poggibonsi e un buono corrispondente è stato donato a ciascuna classe partecipante.

«Certe iniziative sono fondamentali per far crescere la consapevolezza di un fenomeno in aumento e che se sottovalutato può compromettere il percorso formativo degli studenti oggi e dei futuri cittadini di domani», sottolinea la dirigente Manuela Becattelli. «Il nostro Comprensivo da sempre è all’avanguardia nell’affrontare questo tipo di problematiche, come dimostrano i numerosi riconoscimenti ricevuti dalla nostra scuola a livello nazionale, perché è importante che i ragazzi frequentino la scuola in modo sereno».

 L’iniziativa. Il progetto della Rotary Foundation si è svolto in due fasi. Il primo step ha coinvolto Sara Ginanneschi, psicologa, e ha sensibilizzato i giovani alla tematica del bullismo. Lo scopo è stato quello dipotenziare negli alunni una crescita sociale attraverso un approccio ai problemi comportamentali di tipo "empatico", per promuovere una riflessione sulle dinamiche relazionali, sui segnali di disagio, sullo star bene a scuola e nella società. Un'attenzione particolare è stata riservata ai dati inerenti all'uso delle nuove tecnologie e dei social network.

È quindi seguito il lavoro in classe delle insegnanti di Italiano, Silvia Cortigiano, Orietta Martellini, Alessandra Frediani e Simona Del Bravo, e degli alunni che hanno analizzato concretamente atteggiamenti e comportamenti quotidiani e che ha portato all’elaborazione dei lavori premiati.

Come sottolineano le docenti, «queste attività sono state utili al fine di riconoscere segnali precoci di disagio e di costruire rapporti sani. I ragazzi hanno compreso l’importanza del contesto sociale in cui l’atto di bullismo si manifesta e hanno analizzato le modalità con le quali si struttura un gruppo e si agisce in alcune circostanze, quando in campo ci sono più protagonisti: il prepotente, la vittima e gli spettatori. Il gruppo classe è diventato così il principale strumento per il contenimento ed il superamento dei comportamenti prevaricanti».

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Pubblicato il 22 maggio 2021

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