Donato alla Biblioteca il libro realizzato dai bambini 'La Balena di Montaione'

Il motivo dell’esistenza di un simile fossile è da ricercarsi nel periodo del Pliocene (ovvero 3/5 milioni di anni fa) con la riapertura del Mediterraneo e quindi la formazione, per cause tettoniche dell'attuale stretto di Gibilterra, del collegamento con l'Oceano Atlantico. Si formarono ampi bacini dalle acque tiepide, popolati anche dagli antenati dei grandi Cetacei microplanctofagi del genere “Balaena” che oggi vivono nelle acque fredde delle regioni artiche e antartiche

 
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Sabato mattina all’insegna della storia e della scoperta del proprio territorio. È quello che si è tenuto il 16 febbraio alla Biblioteca comunale “A Biscondola”, dove i bambini della scuola hanno partecipato numerosi e donato il loro libro "La Balena di Montaione", un progetto di continuità tra la scuola dell'Infanzia e la scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo Statale Guido Gonnelli.

La balena a cui si fa riferimento è, ovviamente, la “Balaena Montalionis”, scoperta dal paleontologo Giovanni Capellini che ebbe l'incarico di studiare l'importante reperto e illustrarlo successivamente alla comunità scientifica. Un osso del cranio di un grande cetaceo vissuto nel mare pliocenico e appartenente al genere “Balaena” che non presenta caratteristiche simili a nessun’altra balena fossile della Toscana.

Oggi il ritrovamento fa parte della collezione di fossili del Museo di storia naturale e del territorio allestito dall'Università di Pisa presso la Certosa di Calci, sede della Galleria dei Cetacei più importante d'Europa.

Il motivo dell’esistenza di un simile fossile è da ricercarsi nel periodo del Pliocene (ovvero 3/5 milioni di anni fa) con la riapertura del Mediterraneo e quindi la formazione, per cause tettoniche dell'attuale stretto di Gibilterra, del collegamento con l'Oceano Atlantico. Si formarono ampi bacini dalle acque tiepide, popolati anche dagli antenati dei grandi Cetacei microplanctofagi del genere “Balaena” che oggi vivono nelle acque fredde delle regioni artiche e antartiche.

Le balene, iniziarono la loro straordinaria storia biologica da un mammifero carnivoro terrestre, della famiglia dei “Mesonichidi”, poi adattato all'ambiente acquatico all'inizio dell'Eocene, non meno di cinquanta milioni di anni fa.

«Bella iniziativa della nostra scuola per i nostri bambini! – ha commentato il primo cittadino di Montaione Paolo Pomponi - Al ritrovamento della Balaena Montalionis seguirono altre scoperte di fossili di balene, tra cui uno significativo a Castelfalfi oggi esposto al nostro Museo Civico».

Pubblicato il 22 febbraio 2019

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