Donazioni di sangue: intervista smart a Veronica Bernardini di Avis
In relazione alla situazione di emergenza da contagio Coronavirus e all'emergenza sanitaria in Italia anche il centro Avis di Poggibonsi, nella Persona di Veronica Bernardini ha fornito le sue dichiarazioni in merito alla donazione del sangue
"Le attività di donazione del sangue sono livelli essenziali di assistenza sanitaria " - ha dichiarato - " Ci è arrivata una circolare dal Ministero della Salute il quale comunica che vanno garantiti i livelli di minimi delle scorte di sangue".
"Considerando che in Italia abbiamo circa 1800 pazienti che ogni giorni hanno bisogno di terapie che includono la trasfusione del sangue è importante non interrompere questo circolo virtuoso".
"I dati nazionali non sono dei migliori, infatti ci viene comunicato dall'Avis nazionale e dal centro nazionale del sangue che i donatori hanno iniziato ad aver paura di recarsi presso i centri di raccolta, che nel nostro caso è l'Ospedale Campostaggia di Poggibonsi".
Nella tempesta, però c'è un dato confortante, spiega Veronica Bernardini. "Il dato confortante è che i donatori della nostra zona sono eccezionali. Infatti Poggibonsi ha avuto un aumento del +54,17% solo nel mese di marzo".
"Come Avis comunale, seguendo le direttive del Ministero e di Avis nazionale noi abbiamo cercato di gestire la situazione al meglio: abbiamo due volontari del servizio civile, sia nazionale che regionale, e per loro abbiamo organizzato il telelavoro, fornendo le credenziali per accedere da un'area utenti online ed un telefono - per cui linee telefoniche e pagine social sono attive - e ci informano che ieri il telefono non ha mai smesso di squillare".
"Il ministero ci comunica che non esiste alcuna evidenza che il virus si trasmetta per via trasfusionale quindi siamo abbastanza tranquilli, ma in via precauzionale le donazioni vengono fissate solo previo appuntamento e per evitare assembramenti e code inutili vengono svolte dal personale del trasfusionale tutte le attività strettamente necessarie, tra cui è stata introdotta la misurazione della temperatura corporea".
Veronica Bernardini ha anche affermato che per le due settimane successive alla donazione, i donatori verranno contattati dalle associazioni o, comunque, gli stessi possono proporsi volontariamente per segnalare eventuali sintomi relativi al virus.
L'appello
"Gli spostamenti per i donatori di sangue sono consentiti anche in questo momento, è necessario avere con sé l'autocertificazione per dichiarare dove si sta andando. Dopo la donazione verrà rilasciato una certificazione che certifichi la donazione per,eventualmente, fornirla alle forza di polizia".
"E' importante 365 giorni all'anno donare il sangue, qualsiasi gruppo sanguigno abbiamo perché è importante garantire i livelli minimi di scorta del sangue perchè permettono a tutti i pazienti che si sottopongono ogni giorno a terapie di continuare quelle terapie salvavita".
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Pubblicato il 14 marzo 2020