Due anni di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale: arrestato a Castelfiorentino

Nel dicembre 2017 la donna scappa da casa dopo che, per mesi, aveva subito aggressioni verbali con continue offese di una pesantezza inaudita, minacce (anche con un coltello), ma, soprattutto, violenze fisiche continue, in alcuni casi veramente eccessive. «In un‘occasione - riferiscono i militari - il convivente aveva provato a strangolarla con le mani, mentre in altra occasione le aveva messo un cuscino in faccia per soffocarla»

 
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Ieri sera i Carabinieri della Stazione di Castelfiorentino hanno arrestato S.C., 51enne rumeno, in esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Firenze per i reati di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale commessi nei confronti della ex convivente dal 2016 al 2018.

«Una relazione difficile - come raccontano i Carabinieri con una nota stampa -, con la prima denuncia, poi ritirata, nel 2016. Dopo hanno avuto una figlia (che adesso ha poco più di un anno). Dal maggio 2017 la situazione però ha preso una piega pericolosa: i due, che convivono in una casa di Empoli, litigano quotidianamente. Lui aggredisce lei con cadenza settimanale, ma poi, dal mese di dicembre 2017, tutti i giorni, colpendola con calci, schiaffi al viso e pugni sferrati indistintamente in tutte le parti del corpo, il tutto dopo aver fatto abuso di alcool». 

In sintesi, una condotta abituale e sistematica di violenza fisica e psicologica. Nel dicembre 2017 la donna scappa da casa dopo che, per mesi, aveva subito aggressioni verbali con continue offese di una pesantezza inaudita, minacce (anche con un coltello), ma, soprattutto, violenze fisiche continue, in alcuni casi veramente eccessive. «In un‘occasione - riferiscono sempre i militari - il convivente aveva provato a strangolarla con le mani, mentre in altra occasione le aveva messo un cuscino in faccia per soffocarla. Il tutto alla presenza della figlia minore che, da quanto riferito, in un’occasione ha rischiato di essere addirittura colpita dall’uomo, avventatosi contro la madre mentre la teneva in braccio. Prima della fuga dall’abitazione la donna è stata anche violentata mentre era incinta, al terzo mese di gravidanza: colpita ed obbligata ad avere un rapporto sessuale mentre lui continuava ad offenderla. Quindi la cessazione della convivenza e l’allontanamento dell’uomo, che ha pensato di sfogare tutta la sua rabbia con messaggi e telefonate. Poi l’ennesima denuncia ai Carabinieri e la lista dei referti medici per le lesioni subite».

Lo scorso gennaio 2018 l'uomo ha tentato di farla finita all’interno della loro abitazione. Ha mandato un messaggio all'ex compagna per avvisarla e ha tagliato i tubi del gas domestico. Poi si è cgiuso in casa e ha staccato il telefono. A salvare lui e i vicini da un disastro, i militari dell’Arma con l’aiuto della Polizia di Stato.

Tutto questo è sfociato in una richiesta di custodia cautelare fatta dal Sost.Proc. Dott.ssa Benedetta Foti ed accolta dal G.I.P. Fabio Frangini. L’uomo è stato quindi arrestato a Empoli e tradotto presso il carcere di Firenze Sollicciano.

Proprio domani all'Accabì Hospital Burresi di Poggibonsi si terrà un incontro gratuito organizzato dal Centro Antiviolenza Donne Insieme Valdelsa per parlare di Cyberbullismo, porn revenge e altre forme di violenza legate alla rete: qui tutte le informazioni necessarie.

Pubblicato il 22 marzo 2018

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