Duecento persone in cammino tra Barberino e Tavarnelle per ''fermare la guerra, costruire la pace''

Partecipazione numerosa alla manifestazione promossa dal Comune insieme alle associazioni del Tavolo per la Pace e l'Istituto comprensivo ''Don Lorenzo Milani''

 BARBERINO TAVARNELLE
  • Condividi questo articolo:
  • j

Da Barberino Val d’Elsa a Tavarnelle Val di Pesa con i cartelli, i disegni, le poesie, per alzare uniti una barriera di civiltà contro la guerra e le sue drammatiche conseguenze, fatte di violazioni dei diritti umani e crimini sull’umanità. Un fiume di circa duecento persone, tra adulti, giovani e bambini, ha ondeggiato con i colori della pace lungo il camminamento pedonale che collega i due centri abitati in occasione della manifestazione che si è tenuta ieri pomeriggio, promossa dal Comune con le associazioni del Tavolo per la Pace e l’Istituto comprensivo "Don Lorenzo Milani" di Barberino Tavarnelle. In tanti, e con contributi diversi, in rappresentanza delle associazioni locali, hanno risposto all’appello lanciato dall’amministrazione comunale per esprimere in modo netto la contrarietà di un intero territorio all’assedio delle truppe russe in Ucraina. “Fermate la guerra, costruiamo la pace” è lo slogan che la comunità di Barberino Tavarnelle ha formulato all’unisono per far sentire il proprio peso specifico, motivato dalla necessità di costruire un’opposizione decisa all’invasione militare, voluta da Putin, in difesa della popolazione ucraina.

Partita dalla pineta di Barberino Val d’Elsa, la marcia della pace ha fatto tappa in piazza Matteotti a Tavarnelle Val di Pesa dove si sono alternati gli interventi del sindaco David Baroncelli, dell’assessora Marina Baretta, della dirigente scolastica Paola Salvadori con la partecipazione del sindaco di San Casciano in Val di Pesa Roberto Ciappi e del consigliere regionale Massimiliano Pescini. Parole intense quelle espresse, nel suo intervento, dal sindaco Baroncelli che ha sottolineato come la guerra, “pur essendo un sostantivo femminile non sia donna, non sia né promossa, voluta o combattuta da donne”. Il primo cittadino ha messo l’accento sul fatto che sono le donne, come anche i più piccoli, i giovani, e gli anziani, a soffrire di più degli effetti devastanti e omicidi di un conflitto inaccettabile e ingiustificato come quello che si sta consumando nell’Europa dell’est, la guerra non ha il volto di donna, la drammatica realtà della guerra è più carica di angosce, paure, afflizioni nella percezione e nell’esperienza femminile di quella maschile, come potrebbe una donna, colei che dona la vita, accettare il senso di morte, le ragioni di violenza di uno spietato aggressore?”. Il sindaco ha ringraziato i tanti costruttori di pace e soprattutto le tante donne che hanno lavorato alla manifestazione e siedono al Tavolo della pace. “La pace è femminile ed è voluta e realizzata concretamente dalle donne, come anche la storia ci insegna - ha aggiunto - lo attesta, fra gli altri, un episodio della prima guerra mondiale quando le donne di Noce furono multate e arrestate perché scesero in piazza a protestare contro il conflitto”.

Ai ringraziamenti si unisce l’assessora alle Politiche della pace Marina Baretta per la massiccia adesione all’iniziativa. “Abbiamo rivissuto, dopo tanto tempo, la possibilità di metterci insieme, di unirci, di marciare, per dire la nostra idea e affermare la nostra opinione opponendoci a ciò che è ingiusto e contro l'umanità, desidero davvero ringraziare tutti coloro che c'erano partendo dalle bambine, dai bambini, dalle ragazze e dai ragazzi. Abbiamo dimostrato - ha chiosato l’assessora - che il mondo istituzionale, associativo, scolastico, cittadino del nostro paese forma una comunità forte che sa unirsi e lottare per la pace, contro questa e tutte le guerre”. 

Copyright © Valdelsa.net

Potrebbe interessarti anche: Guerra in Ucraina, anche a San Gimignano un presidio per chiedere la pace

Torna alla home page di Valdelsa.net per leggere altre notizie

Pubblicato il 27 febbraio 2022

  • Condividi questo articolo:
  • j
Torna su