La Scossa vince la seconda edizione del premio ''Ricollegato dell'anno''

La cerimonia ufficiale del riconoscimento, istituito dell’Associazione riCOLLEghiAMO, si è svolta domenica 2 febbraio in Palazzo Comunale

 COLLE DI VAL D'ELSA
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La cerimonia del riconoscimento, istituito dell’Associazione riCOLLEghiAMO, si è svolta domenica 2 febbraio al Palazzo Comunale di Colle di Val d’Elsa.

«Per aver letteralmente scosso in tutti questi anni, colorandola di giallo, la città di Colle di Val d’Elsa, attraverso un’infaticabile attività tesa alla socializzazione ed all’incontro tra cittadini, pennellando ogni suo fare con grande passione, luce e vitalità» questa le parole espresse nella motivazione ufficiale.

«Sicuramente fanno una città tutti i cittadini, tutti i suoi abitanti. Altrettanto sicuramente però le associazioni, e Colle ne ha tante, costituiscono un fenomenale reticolo che rappresenta l’essenza sociale di una città, anche della nostra Città - afferma l’Avvocato Domenico Ponticelli, Presidente dell’Associazione riCOLLEghiAMO, creatrice ed istitutrice del Premio - Se per assurdo, si eliminasse da una città quella fitta rete di associazioni sociali, culturali, musicali, sportive, rimarrebbe una città più triste, più difficile da vivere, più complessa da governare, meno inclusiva e meno partecipativa. Storicamente, l'associazionismo è sempre stato una forma di aiuto e supporto ai cittadini in vari ambiti - prosegue il presidente Ponticelli - E se in passato le associazioni potevano effettivamente limitarsi ad un ruolo di supporto rispetto al pubblico, oggi queste condizioni sono totalmente mutate: le associazioni suppliscono all’erogazione di servizi anche pubblici. Nelle associazioni i cittadini possono contribuire ai processi di crescita della società, della città in cui vivono, costituendo punti d’opinione, di aggregazione, di socializzazione, di critica, di sostegno, e, al di là delle riforme importanti come quella approvata del Terzo settore, che costituisce un primo passo rilevante in questo senso, tuttavia occorrerebbe progettare, anche e soprattutto a livello locale, un modo più incisivo per un loro migliore funzionamento, per la loro interazione e per aumentarne le potenzialità a tutto beneficio delle comunità, del cittadino e dell’uomo. -Italo Calvino ne “Il barone rampante” dice  che “le associazioni rendono l'uomo più forte e mettono in risalto le doti migliori delle singole persone...” e le sue parole si legano idealmente a quelle della canzone “Libertà” di Gaber che ci insegna ad essere liberi insieme agli altri: “La libertà non è star sopra un albero/ Non è neanche il volo di un moscone/ La libertà non è uno spazio libero/ Libertà è partecipazione”. E sicuramente le associazioni- conclude Ponticelli - sono una scuola di democrazia, di incontro e di socializzazione».

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Pubblicato il 3 febbraio 2020

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