Ecomostro, il sindaco Brenda Barnini raccoglie le prime proposte per il futuro
A Ponte a Elsa assemblea per delineare le possibili destinazioni dell'area
Il futuro dell'Ecomostro. Si è parlato di questo ieri sera, lunedì 20 luglio, nell'assemblea pubblica che si è svolta al Circolo Arci di Ponte a Elsa in cui il sindaco Brenda Barnini e la giunta comunale hanno incontro la popolazione per confrontarsi sulle ultime novità che riguardano il complesso residenziale mai concluso denominato 'Ecomostro', che si trova a Ponte a Elsa, fra Via Piero Gobetti e Via Dino Caponi, oggetto di fallimento nel 2004.
L'incontro era già stato fissato per lo scorso 4 marzo 2020, appuntamento saltato perché si era nei giorni in cui il Covid 19 stava iniziando a preoccupare notevolmente, tant'è che proprio in quella data fu fermata l'attività didattica in tutte le scuole e università per evitare assembramenti.
«Eravamo davvero in tanti - ha detto il sindaco Brenda Barnini - per discutere del progetto di rigenerazione urbana che nascerà al posto dell'ecomostro. È stata l'occasione per rimettere in fila tutti i passaggi già avvenuti e ricordare che senza la decisione dell'amministrazione comunale dello scorso novembre di partecipare all'asta fallimentare adesso non potremmo discutere del futuro. Il passaggio che ha fatto il Comune, ovvero l'acquisto all'asta fallimentare di 2/3 di stabile fallito. era l'unico possibile per cambiare le cose altrimenti averemmo continuato ad aspettare un fantomatico soggetto privato, che per tanti anni non si è mai presentato. Adesso proseguiremo il percorso per entrare in possesso dell'immobile e così potremo operare e intervenire con la manutenzione, la messa in sicurezza e la pulizia dell'area, temi che giustamente stanno a cuore ai residenti».
Già i cittadini, dopo il quadro della situazione delineato da Brenda Barnini, che ha ripercorso le tappe che hanno portato a pochi giorni dal perfezionamento dell'acquisizione da parte del Comune della parte oggetto di fallimento dell'edificio, sono stati molti gli interventi e le proposte:
«Ci sono state tante idee e qualche critica sul passato, ma in modo civile e pacato - sottolinea il primo cittadino -. Qualcuno si era divertito prima dell'assemblea ad attaccare fuori cartelli offensivi e aveva provato quindi a buttare tutto in polemica. Ma per fortuna non ci è riuscito ed è prevalso lo spirito autentico della democrazia fatta di faticoso ascolto reciproco e ricerca di soluzioni concrete. Adesso completeremo l'iter per l'acquisto di tutto lo scheletro e sarà possibile mettere subito le mani sulle necessità di manutenzione e pulizia. Nel frattempo lavoreremo al progetto di rigenerazione e torneremo a confrontarci con i cittadini. Sicuramente demoliremo la struttura fatiscente e al suo posto dovrà esserci del verde pubblico ma anche qualche servizio per la popolazione come è stato chiesto. Avanti così con determinazione e serietà».
I contatti, intanto, fra gli uffici dell'amministrazione comunale di Empoli e il curatore fallimentare del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere e l'avvocato incaricato della vendita dell'immobile in merito all'acquisizione da parte del Comune di Empoli del complesso residenziale proseguono.
Come spiegato nei giorni scorsi la questione è legata all'aliquota dell'Iva a cui assoggettare questa compravendita avvenuta tramite asta. Appena sarà determinato l'esatto ammontare si potrà procedere al rogito notarile che dovrebbe avvenire nel prossimo settembre.
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Pubblicato il 21 luglio 2020