Economia in Val D'Elsa: dove stiamo andando?
Circondato da promontori mozzafiato, il fiume Elsa attraversa la Toscana da Sovicille sino ad Empoli dove si tuffa nell’Arno per sfociare nel Mar Tirreno. Quest’area, così denominata Val D’Elsa, si affaccia al 2020 caratterizzata da un’economia solida e poliedrica: dalle aziende manifatturiere, passando per l’erogazione di servizi informatici, sino al tanto acclamato turismo questa valle esprime un valore economico e culturale unico.
Convinti che soltanto conoscendo ciò che ci circonda possiamo realmente valorizzarlo, ci siamo spinti a capire meglio il territorio valdelsano conducendo un’analisi sui trend economici attualmente in atto.
A tal fine abbiamo estrapolato i dati su di un campione originario di 8.734 società appartenenti ai comuni di Barberino Val d'Elsa, Castelfiorentino, Certaldo, Empoli, Gambassi Terme, Montaione, Montespertoli, San Miniato, Casole d'Elsa, Colle di Val d'Elsa, Monteriggioni, Poggibonsi, San Gimignano e Sovicille. Le variabili che abbiamo preso in considerazione sono state il Fatturato Annuo ed il Numero di Dipendenti per gli anni 2014 - 2018.
Il primo aspetto che salta all’occhio è, appunto, l’eterogeneità delle attività svolte: ben 549 diverse attività (Codice ATECO 2007 – descrizione) per circa 8 mila società, niente male per un territorio così attaccato alle proprie radici tradizionali!
Incuriositi da questo elemento ci siamo spinti oltre, ed abbiamo selezionato, all’interno del nostro campione, le 20 attività produttive con maggior numero di imprese. Tra queste troviamo, senza sorprese, attività come la “Coltivazione di uva” e la “Preparazione e concia del cuoio e pelle”. Mentre, più inaspettatamente si trovano categorie come “Elaborazione dati” e “Produzione di software”.
Lo step successivo ci ha portato ad analizzare l’andamento del fatturato (e del numero di dipendenti) negli ultimi cinque anni. Il panorama che si apre parla chiaro: “Commercio all’ingrosso di cuoio e pelli” e “Affitto di Aziende” segnano il maggior crollo di fatturato (rispettivamente -16 e -30% in cinque anni); “Alberghi” e “Fabbricazione di Calzature”, invece, dettano il passo con un incremento dell’80% e del 56%. In linea anche l’andamento del numero di dipendenti che, nella maggior parte dei casi, risulta essere legato all’andamento del fatturato, a riprova di come la crescita di un’azienda possa apportare valore ed occupazione ad un intero territorio.
In generale la Val D’Elsa, almeno per il sotto campione di settori e di aziende analizzate, esce fuori dal periodo 2014 – 2018 con un bilancio tutto sommato positivo portandosi a casa una crescita del fatturato del 18% ed un incremento occupazionale del 26%.
Turismo e “Made in Italy”, queste le chiavi del successo dell’economia del territorio. In linea con i trend regionali, infatti, non sono più le industrie pesanti a creare valore, ma bensì l’accoglienza e la capacità di produrre beni di qualità pregiata.
In definitiva, la nostra analisi ci consegna una considerazione interessante: per alimentare la crescita economica vissuta nel quinquennio appena passato, la Val D’Elsa necessita di iniziative sempre più sostenibili ed innovative che sappiano valorizzare le caratteristiche di questa valle così unica.
Può il turismo rappresentare il settore su cui basare la crescita economica del prossimo futuro? Per capirlo restate sintonizzate con la nostra rubrica e non perdetevi la seconda parte della nostra analisi a tema “Turismo Locale”.
Francesco Bellucci
DESCRIZIONE:
Un’analisi dei trend economici della Val D’Elsa per capire meglio le prospettive del territorio che ci circonda.
FONTI:
Banca dati AIDA (Dati 2014-2018 Comuni della Val D’Elsa)
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Pubblicato il 12 settembre 2020