Egizia, nuovo incontro tra sindacati e azienda: si apre uno spiraglio
Filctem Cgil e Femca Cisl, insieme alla RSU, ritengono positiva questa nuova opportunità, anche se potrebbe non riguardare tutto il personale attualmente occupato. Nell'offerta c'è infatti uno squilibrio evidente tra diretti e indiretti, ovvero operai e impiegati, che rende l'operazione poco credibile e che rischierebbe di non risolvere la situazione. Lunedì 29 ottobre si terrà un nuovo incontro, in cui le parti si rincontreranno di nuovo per approfondire il percorso che oggi è stato ipotizzato e per arrivare ad un accordo positivo nel più breve tempo possibile
L'Egizia srl, storica azienda poggibonsese, ha annunciato la chiusura circa una settimana fa, con conseguente licenziamento del personale e interruzione dell'attività produttiva. Ventisette persone, di cui 18 operai e 9 impiegati, rischiano di perdere il posto. Immediato l'intervento delle organizzazioni sindacali che si sono adoperate fin da subito per far valere i diritti dei lavoratori. Lunedì scorso, durante un primo incontro con l'azienda, Rsu e Confindustria, le richieste di coprire il salario dei mesi scoperti (agosto, settembre e ottobre) e di prendere in considerazione partnership o collaborazioni che ne impedissero la chiusura, sembravano sostanzialmente respinte.
Non hanno tardato ad arrivare dichiarazioni di sostegno e di supporto da parte delle istituzioni. Primo tra tutti il sindaco di Poggibonsi David Bussagli, che due giorni fa ha incontrato il personale e in un post su Facebook ha scritto: «La situazione è complessa, delicata e difficile. Cercheremo nelle prossime ore di sondare e accompagnare ogni potenziale evoluzione con l'obiettivo, per quanto possibile, di tutelare occupazione e capacità sviluppate in decenni di attività».
«Mi auguro che venga trovata assieme alla proprietà una soluzione per dare continuità all’attività produttiva e per tutelare, per quanto possibile, i livelli occupazionali - ha dichiarato il consigliere regionale del Partito Democratico Simone Bezzini -. La situazione è particolarmente critica. Ai lavoratori vanno tutta la mia solidarietà e vicinanza».
Oggi pomeriggio si è tenuta una nuova riunione, che pare aver aperto uno spiraglio. L'azienda, dopo un'assemblea molto lunga e complessa, ha manifestato infatti l'intenzione di riprendere l'attività produttiva con una nuova cordata, per non disperdere il patrimonio culturale del marchio, attivo da più di sessant'anni.
Filctem Cgil e Femca Cisl, insieme alla RSU, ritengono positiva questa nuova opportunità, anche se potrebbe non riguardare tutto il personale attualmente occupato. Nell'offerta c'è infatti uno squilibrio evidente tra diretti e indiretti, ovvero operai e impiegati, che rende l'operazione poco credibile e che rischierebbe di non risolvere la situazione. Lunedì 29 ottobre si terrà un nuovo incontro, in cui le parti si rincontreranno di nuovo per approfondire il percorso che oggi è stato ipotizzato e per arrivare ad un accordo positivo nel più breve tempo possibile.
Pubblicato il 25 ottobre 2018