El Salvador punta tutto sul Bitcoin? Ecco le ultime novità
La strada sembra proprio che sia stata tracciata ed El Salvador potrebbe essere la prima nazione in tutto il mondo ad adottare il Bitcoin, per cui anche la Francia sta aprendo agli etp, come valuta legale a tutti gli effetti. In che modo? Il Paese del Centroamerica vuole sfruttare tutte quelle rimesse degli emigranti che, usando la più diffusa moneta digitale, potrebbero non doversi far più carico delle commissioni nei confronti degli intermediari.
È un momento in cui tutti coloro che sono soliti usare piattaforme online per investire su Bitcoin devono prestare la massima attenzione, dato che sembra essere davvero tutto pronto perché El Salvador cominci a usare come valuta legale anche il Bitcoin e non unicamente il dollaro made in Usa.
Nonostante sia uno Stato di dimensioni veramente contenute, ecco che El Salvador sarebbe pronto per fare il grande passo. Non si tratta di una scelta estrema, come quella di puntare unicamente su Bitcoin, quanto piuttosto quella che prevede l’affiancamento della moneta digitale più famosa sul pianeta all’attuale valuta legale, ovvero il dollaro americano.
È arrivato l’annuncio ufficiale
L’annuncio è stato dato da parte del presidente Nayib Bukele, mettendo in evidenza come, nel corso della prossima settimana, tale proposta sarà al vaglio del Congresso. Perché proprio a El Salvador? Ci sono una serie di aspetti che possono senz’altro chiarire come si tratti di una scelta non proprio casuale.
In effetti, l’esperimento può anche avere senso proprio per via delle caratteristiche della popolazione di questo piccolo Paese. Infatti, una nazione che conta poco più di 6 milioni di abitanti, ma con altri due milioni di cittadini che vivono e lavorano all’estero, sembra rappresentare il terreno ideale per provare una simile rivoluzione.
Annualmente, questi due milioni di salvadoregni che lavorano all’estero, portano in patria la bellezza di 4 miliardi di dollari, che corrispondono a un quinto del PIL nazionale. Nel progetto che è stato approntato da parte di Bukele, c’è l’intenzione di puntare sul Bitcoin in modo tale da poter far abbassare le commissioni che sono state pagate. D’altro canto, si eviterebbe anche la necessità di sfruttare la presenza di intermediari, come ad esempio le banche, rendendo quindi maggiore il valore delle rimesse, per una soluzione che verosimilmente andrebbe a stimolare altri trasferimenti.
Dal punto di vista tecnico, è bene sottolineare come la complessità del progetto sia cosa ben nota. Insomma, difficilmente filerà tutto liscio, così come ci saranno tanti aspetti che dovranno essere corretti e sistemati in corso d’opera. Per il momento, quindi, è molto meglio parlare esclusivamente di una bozza di progetto.
Cosa prevede il progetto
Infatti, il progetto portato avanti da parte di Bukele prevederebbe di usare un’app per pagamenti digitali mediante smartphone, denominata Strike, e che è stata realizzata interamente entro i confini nazionali. In poche parole, questa applicazione va a sfruttare la moneta digitale come una sorta di mezzo di trasporto, su cui poter muovere i dollari statunitensi.
Nel momento in cui si procede all’invio, ecco che i dollari subiscono la trasformazione in Bitcoin: sarà poi compito dell’applicazione effettuare la riconversione in dollari una volta che saranno giunti a destinazione. Si tratta di un sistema che è particolarmente efficace nell’affrontare e ridurre la problematica delle intense fluttuazioni che sono tipiche di Bitcoin.
Basti pensare come, solamente nel mese di maggio, la valuta digitale più nota in tutto il mondo, Bitcoin ha lasciato per strada circa il 37% del suo valore. Ora, viene scambiato a qualcosa come 36 mila dollari, dopo aver raggiunto anche un clamoroso picco che ha superato i 63 mila dollari durante lo scorso mese di marzo. Non è casuale nemmeno il fatto che a El Salvador la valuta principale sia il dollaro americano e non una valuta propria.
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Pubblicato il 21 giugno 2021