Elezioni regionali, il commento al voto di Galligani
Il capolista di Siena per la Lega: 'La politica non è come una partita di calcio, non basta accontentarsi delle sconfitte altrui'
Riportiamo le dichairazioni di Riccardo Galligani, candidato per la Lega in Consiglio Regionale:
“Ho volutamente atteso oggi per comunicare il mio pensiero sui risultati elettorali perché non sono una persona da frasi di circostanza ed ho sempre ritenuto opportuno attendere i dati definitivi per fare delle analisi più complete possibili. Per prima cosa ritengo doveroso ringraziare i 4.359 elettori che hanno riposto in me la loro fiducia in ogni parte della provincia, oltre al mio staff e a tutte le persone che mi hanno sostenuto da vicino in questa entusiasmante campagna elettorale. Pur avendo ottenuto un lusinghiero risultato personale, essendo il quarto candidato della Lega in tutta la Toscana per percentuale di preferenze ottenute in relazione al numero di voti totali del collegio, nonché più votato addirittura di qualche consigliere eletto, sia di maggioranza che di minoranza, non posso ritenermi soddisfatto, poiché questo non è stato sufficiente a determinare un seggio in consiglio regionale. Nonostante ciò sarò comunque a completa disposizione del mio elettorato per rappresentare le loro istanze all’interno della Lega, oltre a quelle degli iscritti che sentono il desiderio di far crescere il nostro partito sul territorio, di farlo rispettare e di renderlo determinante nelle prossime sfide elettorali.
In apertura di campagna elettorale avevo parlato, a ragione, di voto utile ed i risultati lo dimostrano. Ho appreso dalla stampa locale di sentimenti di soddisfazione da parte di esponenti del centrodestra, soddisfazione che francamente non capisco, dal momento che la nostra area politica non avrà una voce senese in consiglio regionale. Non so se qualche politico locale pensa che la politica sia come una partita di calcio, dove se non si riesce a far vincere la propria squadra, ci si accontenta di aver tifato contro l’avversario, ma sarebbe un ragionamento veramente riduttivo. Personalmente ritengo che la politica è amministrare il bene comune ed impegnarsi con forza perché la vita di tutti i cittadini sia migliore, pertanto, accontentarsi di buoni risultati personali o di lista significa fare politica esclusivamente per ambizione o tornaconto personale. Dal momento che questi non sono i miei obiettivi, posso dire che non sono minimamente soddisfatto né del risultato elettorale della Lega, né di quello del centrodestra nella provincia di Siena perché la voce di migliaia di cittadini non sarà ascoltata e questo deve spronarci a fare di più e meglio. Anche il dato di Siena città, dove la maggioranza ha dato fiducia al candidato del centrosinistra Giani, dovrebbe far riflettere l’amministrazione comunale e, probabilmente, sarà necessario intraprendere fin da subito un percorso per recuperare quel consenso che servirà al centrodestra per ottenere una nuova affermazione alle prossime elezioni comunali.
Come centrodestra non possiamo ritenerci soddisfatti del 3% di Forza Italia o del 10% di Fratelli d'Italia che, pur avendo ottenuto un ottimo risultato nella città di Siena grazie a candidati validi come l’avvocato Pagni, comunque non esprimerà alcuna voce all'interno del consiglio regionale, ovvero il luogo dove le decisioni che vengono prese sono fondamentali per la vita di ogni cittadino senese, a partire dalla sanità. Il popolo di centro-destra ci chiede di rappresentarlo al meglio e non è facendo delle disfide tra partiti della stessa coalizione o andando a chiedere più posti all'interno delle giunte comunali in forza dei risultati elettorali ottenuti che lo si fa. Perché se così fosse, anche la Lega avrebbe il pieno diritto di rivendicare qualcosa in più, dal momento che come voti assoluti e come percentuale siamo cresciuti rispetto al risultato delle comunali.
Secondo alcuni articoli apparsi sulla stampa, al sottoscritto sarebbe imputato il fatto che il risultato di preferenze su Siena stia a significare che la città ed esponenti del mio stesso partito non mi avrebbero voluto come candidato. Posto il fatto che non ho letto mai da nessuna parte dichiarazioni ufficiali di esponenti della Lega a sostegno di questa posizione, non credo assolutamente che i cittadini di Siena non vogliano il sottoscritto, primo perché non vedo quale sarebbe il motivo se non un anacronistico campanilismo, posizione che tra l’altro dovrebbe escludere aprioristicamente qualsiasi altro candidato della provincia nelle liste, e poi perché, in tutta onestà, nella mia campagna elettorale senese ho incontrato tanta gente comune che già mi conosceva e che mi ha espresso il proprio sostegno. Se anche ci fosse qualcuno che ha desiderio che io giri alla larga da Siena, perché magari può vedere in me un elemento di disturbo a chissà quale progetto o ambizione, se ne faccia una ragione, d'altronde oltre 4300 elettori, di cui 570 in città, sono il record assoluto per tutti i candidati di centro-destra senesi e rappresentano un risultato che mi sento in dovere di rappresentare al meglio delle mie possibilità in tutta la provincia, compreso il comune di Siena. Certo, il dato in città della Lega dovrà essere analizzato a parte perché evidentemente presenta delle differenze sensibili rispetto alla media provinciale e questo deve far riflettere qualcuno. Non credo assolutamente che sia colpa degli elettori senesi o del mio rapporto con loro, dal momento che non mi sono mai occupato della politica cittadina di Siena, quanto semmai alla mancanza di incisività dell’attività politica svolta dal partito a livello locale, cosa che non ha consentito allo stesso di emergere, come avvenuto invece da altre parti in provincia.
Credo, pertanto, che il nostro partito debba aprire fin da subito una fase di confronto interno, con l'obiettivo di analizzare cosa è stato fatto bene, cosa invece debba essere migliorato e quale sia il percorso migliore per ottenere un maggiore radicamento sul territorio e un risultato elettorale che sia in linea con le aspettative dei nostri elettori e con i dati delle altre province della Toscana”.
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Pubblicato il 24 settembre 2020