Empoli, 13mila bambini usufruiscono ogni giorno della ristorazione scolastica

Nel territorio della ex ASL 11 (confluita dal primo gennaio scorso nell'Azienda usl Toscana Centro) usufruiscono del servizio di ristorazione scolastica circa 13.000 bambini al giorno, la maggior parte di loro con un'età compresa fra i 3 e gli 11 anni

 
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Nel territorio della ex ASL 11 (confluita dal primo gennaio scorso nell'Azienda usl Toscana Centro) usufruiscono del servizio di ristorazione scolastica circa 13.000 bambini al giorno, la maggior parte di loro con un'età compresa fra i 3 e gli 11 anni.

«Le modalità di erogazione della ristorazione varia a seconda dei Comuni - ha dichiarato la dottoressa Maria Giannotti, direttore dell'unità operativa complessa Igiene degli alimenti e nutrizione di Empoli -. In alcuni comuni avviene attraverso una gestione diretta dell'attività con locali e personale proprio, in altri, invece, attraverso l'affido a una ditta di ristorazione o con pasti che provengono da laboratori esterni o dando in gestione cucine di proprietà comunale. In ogni caso, è assolutamente notevole l'attenzione e l'impegno delle amministrazioni comunali per garantire la qualità del servizio». 

Si tratta di un'attività estremamente rilevante sul piano economico, sociale, ma anche e soprattutto educativo.

«Il pasto a scuola ha perduto il suo significato di semplice soddisfacimento dei fabbisogni nutrizionali - ha aggiunto Giannotti - in quanto rappresenta un momento di incontro e di socializzazione, ma anche di educazione al gusto, alla convivialità, al rispetto sia degli altri e delle loro abitudini sia del cibo e dell'ambiente».

Per raggiungere questo obiettivo è stata - ed è - necessaria la collaborazione fra tutti i soggetti interessati: insegnanti, operatori della mensa, genitori, bambini, operatori sanitari.

Già dallo scorso anno scolastico è stato istituito un tavolo di lavoro sulla ristorazione scolastica, formato da rappresentanti degli uffici scuola dei Comuni del territorio e dell'unità operativa complessa Igiene alimenti e nutrizione di Empoli da aprire all'occorrenza anche agli altri attori della ristorazione.

L'obiettivo è quello di definire le buone prassi sulla ristorazione scolastica che, partendo dalla normativa regionale, ne dettaglino l'applicazione sul territorio (per esempio spuntini di metà mattina, principi di costruzione del menù, entrèe di verdure, secondi unici, piatti unici...), con l'intento di condividere spunti di miglioramento e buone prassi, di definire percorsi educativi ed eventi comuni sull'alimentazione e sugli stili di vita, e di diminuire lo spreco.

Sono stati curati soprattutto due aspetti: l'attenzione al gusto e al gradimento da parte dei bambini (pur nel rispetto della proposta di menù nutrizionalmente corretti), nonché la lotta allo spreco.

Inoltre, sono state adottate iniziative volte a diminuire lo spreco a monte e ad aumentare la quantità degli esuberi recuperabili. In alcune situazioni sono stati attivati anche percorsi di riutilizzo di alimenti non distribuiti.

Pubblicato il 26 gennaio 2016

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