Empoli, 36enne introduceva ticket vincenti falsificati all’interno delle slot machine
I Carabinieri della Compagnia di Empoli, a conclusione di attività investigativa, hanno denunciato N.B., 36enne, senegalese residente ad Empoli, regolare e senza precedenti, per truffa e falsità materiale commessa dal privato. Lo stesso, in un pomeriggio dello scorso novembre, insieme ad altri due stranieri, si era recato presso una sala VLT di Empoli e, dopo aver giocato per pochi secondi alle slot machine, si era presentato alla cassa esibendo uno scontrino vincente di circa 200 euro
I Carabinieri della Compagnia di Empoli, a conclusione di attività investigativa, hanno denunciato N.B., 36enne, senegalese residente ad Empoli, regolare e senza precedenti, per truffa e falsità materiale commessa dal privato. Lo stesso, in un pomeriggio dello scorso novembre, insieme ad altri due stranieri, si era recato presso una sala VLT di Empoli e, dopo aver giocato per pochi secondi alle slot machine, si era presentato alla cassa esibendo uno scontrino vincente di circa 200 euro.
Il cassiere aveva pagato, pur stupito dalla fortuna del giocatore, senza porsi troppe domande. A distanza di pochi minuti, due dei tre erano quindi rientrati ripetendo gli stessi movimenti e, questa volta un po’ insospettito, il cassiere aveva nuovamente pagato la somma richiesta. Il senegalese, la stessa sera, si era però nuovamente recato presso la sala giochi e, senza neppure giocare alle macchinette, aveva esibito altri scontrini vincenti di vari importi. Questa volta il cassiere però, prima di pagare, aveva fatto alcune domande all’uomo e successivamente aveva aperto le slot machine utilizzate nel pomeriggio dai tre stranieri.
Al termine di una rapida verifica ha capito subito di essere stato truffato: infatti i tre uomini avevano riprodotto fedelmente i tagliandini vincenti, con relativo codice a barre, e li avevano introdotti all’interno delle slot. Una volta “caricato” il credito, senza neppure giocare, avevano richiesto quindi il pagamento all’apparato che aveva pertanto stampato un tagliando originale da consegnare alla cassa. In questo modo l’ignaro cassiere era stato truffato per ben due volte ma, come si dice, “tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino”, alla fine l’uomo era stato scoperto. Mentre però il cassiere controllava le slot machine, il senegalese si era dato alla fuga perdendo, tra l’altro, anche un documento d’identità.
I carabinieri quindi, visionando le telecamere e riconoscendo nell’autore della truffa lo stesso soggetto raffigurato nel documento d’identità, hanno rintracciato il senegalese che, a seguito di riconoscimento, è stato deferito in stato di libertà per truffa e falso materiale commesso dal privato.
Pubblicato il 14 febbraio 2017