Empoli, la Guardia di Finanza sequestra oltre 25mila articoli di telefonia contraffatti
LA preliminare analisi di intelligence ha portato all'individuazione dei due soggetti cinesi, i quali - tra l’altro - non risultavano aver mai presentato alcuna dichiarazione ai fini fiscali, benché fossero stati in passato titolari di due aziende aventi sede ad Empoli (operanti nel settore della confezione di abbigliamento) ma la cui partita IVA era stata cessata. Gli approfondimenti riservati eseguiti evidenziavano che il loro 'centro operativo' era stato ubicato in una zona periferica del Comune di Empoli
Nei giorni scorsi, i Finanzieri del Comando Provinciale di Firenze hanno sequestrato oltre 25mila articoli e accessori vari per la telefonia (tra cui batterie, cover, touch screen, carica batterie, cavi, auricolari) dei principali brand mondiali (Apple, Samsung, Nokia, Lg, Huawei, Asus) risultati contraffatti, segnalando all’Autorità Giudiziaria 2 imprenditori di etnia cinese (L. D. di anni 57 e L. M. di anni 27, rispettivamente padre e figlio, residenti in Empoli) per le ipotesi di reato di commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione.
Nell’ambito di tale indagine sono stati bloccati, altresì, 7 falsi profili di “venditori professionali” individuati su Ebay ed Amazon, usati dai due soggetti per commercializzare i menzionati prodotti illegali. Più in particolare, le indagini sono state condotte dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Empoli - che ha operato sotto la direzione del Sost. Proc Dott.ssa Concetta Gintoli, della Procura della Repubblica di Firenze – ed hanno preso le mosse effettuando un “monitoraggio” di soggetti che presentavano elevati volumi di vendita di prodotti hardware utilizzando i siti presenti sul web quali Ebay e Amazon. Tale preliminare analisi di intelligence ha portato, quindi, all’individuazione dei due soggetti cinesi, i quali – tra l’altro - non risultavano aver mai presentato alcuna dichiarazione ai fini fiscali, benché fossero stati in passato titolari di due aziende aventi sede ad Empoli (operanti nel settore della confezione di abbigliamento) ma la cui partita IVA era stata cessata.
Gli approfondimenti riservati eseguiti evidenziavano che il loro “centro operativo” era stato ubicato in una zona periferica (località Pozzale) del Comune di Empoli ove disponevano di un locale seminterrato, al cui interno avevano sistemato tutta la merce, risultata poi contraffatta, su scaffalature distinguendola per marca e caratteristiche, avendo cura di impacchettarla pronta per la spedizione in tutta Italia. La prosecuzione delle indagini ha portato al sequestro di ulteriori 3mila articoli contraffatti rinvenuti presso i magazzini della società Amazon.
Al momento dell’accesso nel capannone da parte dei Finanzieri, una delle persone di nazionalità cinese denunciata (L.D.) ha tentato di darsi alla fuga con la propria autovettura che, all’atto del controllo, è risultata carica di ingente merce contraffatta che stava per essere consegnata agli Uffici postali pronti per la spedizione. Una stima effettuata sulla base anche del rinvenimento di frammentaria documentazione extra contabile rinvenuta all’atto della perquisizione dei locali ha evidenziato che, nel giro di pochi anni, i due soggetti cinesi avevano realizzato un volume d’affari nascosto al Fisco di almeno 3 milioni di euro, per cui sono stati intrapresi specifici controlli fiscali per i conseguenti recuperi a tassazione dei ricavi sottratti a tassazione.
Pubblicato il 8 giugno 2018