Empoli: obiettivo sviluppo e lavoro. Al via un’indagine per conoscere le priorità delle aziende empolesi
«La volontà – spiega il sindaco di Empoli Brenda Barnini – è quella di sostenere le imprese che investono e che credono nel nostro territorio. Sono tante e dimostrano che, nonostante Empoli non sia più la città delle vetrerie o degli impermeabili, ha una enorme ricchezza produttiva. Oltre alle eccellenze assolute nel settore informatico e alimentare, questa città presenta decine e decine di aziende di altissimo livello e in crescita»
In ascolto delle imprese del territorio. Un canale aperto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, su impulso del Comune di Empoli, per raccogliere idee, opinioni, proposte; per conoscere esigenze, richieste, problematiche e risorse. Un’ampia indagine conoscitiva per capire cosa vuole il tessuto imprenditoriale empolese.
È questo, in sintesi, l’obiettivo del progetto ‘Ascolto del Territorio’ avviato dalla Fondazione CR Firenze e rivolto a una prima selezione di imprese che hanno sede nel Comune di Empoli e che danno lavoro ad almeno 10 dipendenti.
Grazie a un questionario appositamente preparato saranno raccolte informazioni sulle singole aziende, ma soprattutto sarà recepito il ‘sentire’ di imprenditori e responsabili delle attività.
Il sindaco di Empoli Brenda Barnini ha presentato ‘Ascolto del Territorio’ insieme a Gianpaolo Lastrucci, membro del Comitato di indirizzo di Fondazione CR Firenze per il territorio Empolese Valdelsa, e ad Allegra Gambacciani che, per conto della Fondazione, si occuperà di contattare e visitare le aziende con lo scopo, dopo il questionario, di raccogliere i dati e stilare un report.
«Ringrazio la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze che ha raccolto subito la nostra idea – spiega il sindaco di Empoli Brenda Barnini –. La volontà è quella di sostenere le imprese che investono e che credono nel nostro territorio. Sono tante e dimostrano che, nonostante Empoli non sia più la città delle vetrerie o degli impermeabili, ha una enorme ricchezza produttiva. Oltre alle eccellenze assolute nel settore informatico e alimentare, questa città presenta decine e decine di aziende di altissimo livello e in crescita. Il progetto nasce dalla volontà dell'amministrazione comunale di conoscere e indagare sulle potenzialità e sulle esigenze delle nostre imprese e sulle opportunità di lavoro che stanno al loro interno. Uno strumento che sarà utile anche a collocarci all’interno della Città Metropolitana per conoscere meglio anche le aspettative. Un'indagine capillare su un campione di cento imprese con sede a Empoli, che hanno più di dieci dipendenti e che sono state selezionate su oltre 300 totali. E’ importante che le aziende rispondano alla nostra chiamata perché le loro risposte ci daranno una visione d'insieme affinché si possa dare una definizione di quali siano le priorità del territorio. Lo scopo finale è quello di dare loro sviluppo e nuovi strumenti di crescita. Si tratta di un’indagine che non vuol contrapporsi ad altri studi fatti da associazioni di categoria od altre realtà. Ma un’ulteriore ricerca che ritengo sarà molto utile».
«La Fondazione intende partecipare attivamente allo sviluppo del territorio. Queste iniziative di carattere pubblico hanno priorità massima per Fondazione CR Firenze. La chiamata alle aziende empolesi – ha spiegato Gianpaolo Lastrucci – ha il chiaro intento di trovare uno sbocco nello sviluppo e nell’occupazione. Iniziamo un percorso di indagine per ascoltare il territorio, partendo dal basso, per tradurlo in lavoro e crescita. Comincerà una mappatura, le imprese verranno ‘interrogate’ e con lo scopo di capire dove puntare e dove la Fondazione può intervenire, insomma quali sono le priorità. Cerchiamo di raccogliere più informazioni possibili per poi costruire progetti adeguati ».
L’indagine prende avvio proprio in questi giorni e si concluderà a luglio. A settembre è previsto un primo bilancio e sarà possibile conoscere le risposte del campione.
«Sono trenta domande conoscitive che vertono sulle esigenze delle aziende: le tematiche vanno dalla cultura d’impresa alla comunicazione, dal turismo e tempo libero alle infrastrutture, dalla formazione alla mappatura aziendale», spiega Allegra Gambacciani.
Pubblicato il 2 maggio 2017