Etruschi, Monteriggioni si prepara a riscoprire il proprio passato con una mostra

L'esposizione è in fase di allestimento, con più di 250 reperti e della tomba appartenente a una ricca famiglia aristocratica rinvenuta intatta

 
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Monteriggioni si prepara a riscoprire la sua storia più antica e accoglie il "ritorno a casa" di reperti etruschi che vanno dall'età del Ferro (IX secolo a.C.) al tardo ellenismo (II-I secolo a.C.), a partire dalla tomba familiare dei Calisna Sepu rinvenuta 125 anni fa vicino Monteriggioni. Ve lo avevamo anticipato con un articolo lo scorso meseSabato 13 ottobre, alle ore 16, sarà inaugurato il percorso espositivo "Monteriggioni prima del Castello. Una comunità etrusca in Valdelsa", ospitato all'interno del Complesso monumentale di Abbadia Isola e visitabile fino al prossimo 23 aprile. L'esposizione è in fase di allestimento, con la sistemazione di oltre 250 reperti e della tomba appartenente alla ricca famiglia aristocratica rinvenuta intatta nel 1893 vicino Monteriggioni con oltre cento deposizioni a incinerazione e ricchi corredi composti da vasi di ceramica, vasellame e specchi in bronzo, strumenti in osso, armi, monete, oreficerie e altri reperti significativi per comprendere la vita dell'epoca. La tomba sarà, in parte, visibile con pezzi esposti finora a Volterra, Firenze e Colle di Val d'Elsa e, in parte, visitabile con un viaggio e una ricostruzione multimediale. Il percorso espositivo sarà completato da ricostruzioni in 3D e focus dedicati a lingua etrusca e collezionismo antiquario.

L'esposizione è promossa dal Comune di Monteriggioni e dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali dell'Università di Siena, il Museo Civico Archeologico Ranuccio Bianchi Bandinelli di Colle di Val d'Elsa e l'Antikensammlung di Berlino.

I visitatori potranno rivivere la storia più antica di Monteriggioni in quattro sezioni tematiche allestite in ordine cronologico, partendo dalle prime ricerche dell'archeologo Ranuccio Bianchi Bandinelli sviluppate sul territorio oltre 90 anni fa. Queste confermarono la presenza di necropoli e insediamenti etruschi già alla fine dell'VIII secolo a.C. nell'area attorno alla collina che oggi ospita il Castello di Monteriggioni. Negli anni successivi, le ricerche e le pubblicazioni sulla Monteriggioni etrusca furono sporadiche, mentre si intensificarono le vicissitudini legate alla vendita a musei italiani e stranieri dei corredi rinvenuti nelle tombe locali. Insieme ai reperti in arrivo da Firenze, Volterra e Colle di Val d'Elsa, infatti, sarà possibile vedere anche le ricostruzioni in 3D di materiali esposti finora all'Antikensammlung di Berlino. Il percorso proporrà anche pezzi mai esposti, tra cui il corredo di una tomba a camera recentemente scavata in Pian del Casone che comprende vasi di bucchero, la ceramica dal caratteristico colore nero prodotta in Etruria, vasi di ceramica etrusco-corinzia, vasi da unguenti profumati, fuseruole per la filatura e altri oggetti legati a usi e costumi locali e quotidiani del periodo.

Il percorso espositivo "Monteriggioni prima del Castello. Una comunità etrusca in Valdelsa" è la prima iniziativa di un programma di valorizzazione del patrimonio culturale del Comune di Monteriggioni basato su un protocollo d'intesa sottoscritto con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Siena, Grosseto e Arezzo (SABAP-SI). Il progetto continuerà con altre iniziative sostenute da partner quali l'Università degli Studi di Siena, il Museo Archeologico "Ranuccio Bianchi Bandinelli" di Colle di Val d'Elsa, il Polo Museale della Toscana e l'Antikensammlung di Berlino.

Orari e informazioni 

Il percorso espositivo sarà aperto dal 13 al 31 ottobre dalle ore 9.30 alle ore 13.30 e dalle ore 14 alle ore 18. Dal 1° novembre al 31 marzo, sarà possibile visitarlo dalle ore 10 alle ore 13.30 e dalle ore 14 alle ore 16. Dal 1° al 23 aprile, l'esposizione sarà aperta dalle ore 9.30 alle ore 13.30 e dalle ore 14 alle ore 19.30. Per informazioni e prenotazioni di visite guidate, è possibile contattare il numero 0577-304834 oppure scrivere all'indirizzo di posta elettronica [email protected].

Nella foto reperti della tomba familiare Calisna Sepu

Pubblicato il 8 ottobre 2018

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