Evasione fiscale, scoperto imprenditore in Val d'Elsa. Sequestrati oltre 800mila euro

Nel corso degli anni l’imprenditore aveva accumulato debiti verso l'Erario per oltre 7 milioni di euro, oggetto di richiesta di sequestro da parte della Procura della Repubblica di Siena. L'esito delle attività, frutto della positiva sinergia tra Procura della Repubblica di Siena e Fiamme Gialle, ha consentito di sottoporre a sequestro risorse finanziarie, cespiti immobiliari e beni mobili per un totale di oltre 800mila euro

 VAL D'ELSA
  • Condividi questo articolo:
  • j

La Guardia di Finanza di Siena ha operato, su delega della locale Procura della Repubblica, un sequestro per oltre 800mila euro nei confronti di un imprenditore dalla Val d’Elsa.

«Il soggetto, operante nel settore del commercio di prodotti alcoolici, negli anni addietro era stato coinvolto in diverse frodi a livello internazionale, concernenti la produzione e l'utilizzo di documentazione di trasporto e fiscale falsa, con conseguente evasione di imposte dirette, di IVA e di accise», spiegano le Fiamme Gialle.

Nel corso degli anni l’imprenditore aveva accumulato debiti verso l’Erario per oltre 7 milioni di euro, oggetto di richiesta di sequestro da parte della Procura della Repubblica di Siena, nella persona del Dott. Siro De Flammineis.

L’esito delle attività, frutto della positiva sinergia tra Procura della Repubblica di Siena e Fiamme Gialle, ha consentito di sottoporre a sequestro risorse finanziarie, cespiti immobiliari e beni mobili per un totale di oltre 800mila euro.

Il risultato comprova ancora una volta il costante impegno profuso a contrasto dei fenomeni di evasione fiscale, nell’ambito dei più ampi e generali poteri di polizia economico finanziaria a tutela del Bilancio dello Stato e dell’Unione Europea.

La Guardia di Finanza persegue la libertà della concorrenza e del mercato dei beni e servizi, a tutela delle imprese che operano nella liceità, elemento fondamentale per la durabilità di un’impresa preservando così, oltre che le casse erariali, anche i lavoratori dipendenti delle aziende.

Pubblicato il 16 settembre 2019

  • Condividi questo articolo:
  • j
Torna su