Eventi aziendali: un atteso ritorno dopo due anni di pausa
Le restrizioni degli ultimi due anni di hanno significato anche uno stop agli eventi aziendali, che ora stanno però iniziando a tornare
Negli ultimi due anni sono state tante le limitazioni che tutti, cittadini e aziende, abbiamo dovuto affrontare per far fronte alla crisi sanitaria in cui è piombato il mondo intero. L’impossibilità di aggregarsi in gran numero in luoghi circoscritti ha significato uno stop a feste, e quindi anche agli eventi aziendali. Questi eventi sono molto importanti per cementare lo spirito di squadra all’interno dell’azienda ma anche e soprattutto per farsi conoscere all’esterno: scopriamoli meglio.
Pianificazione: cosa vogliamo ottenere?
Come in qualsiasi operazione di marketing, anzi, come in qualsiasi atto di comunicazione, bisogna partire da una domanda fondamentale: che cosa si vuole ottenere? Una volta ottenuta questa risposta, si può passare alla definizione della strada, tra le tante possibili, da seguire per raggiungere l’obiettivo finale.
Si potrebbe puntare a rafforzare la coesione tra dipendenti, creando un evento rivolto esclusivamente a loro. Oppure si potrebbe creare un evento rivolto ai propri clienti, per stringere relazioni ancora più strette e renderli più legati alla propria azienda. O ancora, si potrebbe organizzare un evento che punti a rivolgersi all’esterno, al pubblico di persone che potrebbero non conoscere (del tutto o nel dettaglio) l’identità e la mission dell’azienda.
Budget: non tutto è possibile
L’organizzazione di un evento all’inizio può essere occasione per far viaggiare la fantasia e ideare qualcosa di nuovo e interessante. Tuttavia, nel marketing contemporaneo non c’è più spazio per le spese pazze prive di accountability: ogni passo deve essere compiuto soppesando costi e possibili ritorni economici (diretti o, come nel caso di questi eventi, indiretti e spalmati nel tempo).
Per cui ogni evento aziendale deve essere definito in base al budget che si ha a disposizione, cercando di creare un’esperienza completa, anche se magari più limitata di quanto si avrebbe voluto.
Chi, dove e quando
Un altro step è la definizione di chi si debba occupare di guidare l’organizzazione e la supervisione dell’evento aziendale. Una volta definito il budget, bisognerà infatti scendere nei dettagli e stilare un elenco dei costi di ciò che servirà per allestire l’evento, tra cui è compresa la location da affittare (nel caso non se ne possieda una a livello aziendale). Anche il fattore tempo è importante: a seconda della tipologia di evento, ci saranno periodi dell’anno e orari più indicati per svolgerlo.
Naturalmente, non tutte le aziende hanno al loro interno figure in grado di occuparsi di una simile pianificazione. In questi casi ci si può rivolgere ad aziende che si occupano proprio di vendere eventi aziendali, come ad esempio Kampaay.
L’evento e il suo seguito
È sempre una grande soddisfazione quando l’evento che a lungo si è preparato viene finalmente tenuto. Soprattutto quando tutto fila liscio e i partecipanti se ne vanno via contenti. Ma oggi, nell’era dell’accountability, non ci si deve mai fermare alle impressioni del momento. Bisogna continuare a monitorare nel tempo, secondo i parametri predefiniti, gli effetti dell’evento sul target definito (dipendenti, clienti, pubblico esterno): è sul lungo termine che questi eventi puntano ad agire positivamente.
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Pubblicato il 8 novembre 2022