Festa della Toscana: videomessaggio dell'amministrazione comunale di Certaldo

'Toscana terra di diritti: tante le conquiste, ma non abbassiamo la guardia'

 CERTALDO
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Certaldo celebra “a distanza” la XXI edizione della Festa delle Toscana, dedicata al tema “La Toscana terra di libertà: dall’abolizione della pena di morte ai nuovi diritti". Seguendo le direttive del Consiglio regionale, stasera verrà illuminato di bianco e rosso il centro I Macelli. Per quanto riguarda invece le celebrazioni vere e proprio oggi, non essendo possibile fare iniziative in presenza, il sindaco di Certaldo Giacomo Cucini, la presidente del consiglio comunale Romina Renzi ed il vicepresidente del consiglio Emmanuele Nencini, hanno inviato un videomessaggio rivolto a studentesse e studenti delle scuole di Certaldo. Un modo per essere vicini a tutti nel rispetto della normativa anti Covid e per ribadire l’importanza dei principi affermati dalla Festa della Toscana.

Si tratta di un anno particolare ma siamo comunque insieme per la Festa della Toscana – dice il sindaco Giacomo Cucini – una festa che parla della nostra storia. La Toscana che per prima abolisce nel 1786 la pena di morte, inaugura la propria tradizione di diritti umani e civili, rispetto e tutela per tutti. Compito anche nostro, di ogni cittadino, è far sì che questa tradizione prosegua e si rafforzi, perché ancora ci sono persone che hanno bisogno di sentire la nostra vicinanza e sostegno per affermare i propri diritti”.

La Toscana per prima abolì la pena di morte perché comprese che era non solo una pena barbara ma anche inefficace – dice Romina Renzi, presidente del consiglio comunale – e l’esempio della Toscana fu ripreso poi dai padri costituenti che nel 1946 scelsero di non inserire la pena di morte nella Costituzione italiana. Rinunciare alla pena di morte per uno Stato vuol dire dare sempre fiducia al cittadino, dare sempre una possibilità di ripensamento e di migliorare. La fiducia che lo Stato ripone in noi ci chiede però un atteggiamento a nostra volta responsabile. Oggi di fronte al Covid lo Stato ci chiede di rispettare delle regole, anche faticose, ma il rispetto di queste regole salva non solo la nostra vita ma anche quella degli altri, rispettarle è quindi anche un’occasione per dimostrare che ci meritiamo questa fiducia”.

“Oggi è un giorno importante che cade in un momento storico e sociale molto difficile – dice il vicepresidente del consiglio comunale, Emmanuele Nencini – ma questo dà ancora più valore alla Festa della Toscana 2020, perchè quando la pandemia sarà passata ci ricorderemo questi momenti difficili e questo ci servirà a non ripetere gli stessi errori e ci farà apprezzare ancora di più le cose belle, la libertà. Le libertà che ora sono compresse ma che non ci sono sempre state, la Festa della Toscana sia un’occasione per riflettere sulla libertà e sia occasione per diventare tutti più consapevoli e vivere meglio in futuro”.

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Pubblicato il 30 novembre 2020

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