Festival di Radicondoli, ai nastri di partenza la 31esima edizione. Teatro, musica, incontri e molto altro ancora

Un appuntamento da non perdere anche per riscoprire un territorio, a metà strada fra il Chianti e la Maremma, di grande fascino e ricco di particolarità ambientali e artistiche

 
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Sta per cominciare la XXXI edizione del Festival di Radicondoli, che dal 28 luglio al 3 agosto offre un intenso percorso di teatro, musica, documentari d’autore, incontri, seminari di formazione e molte altre iniziative. Un appuntamento da non perdere anche per riscoprire un territorio, a metà strada fra il Chianti e la Maremma, di grande fascino e ricco di particolarità ambientali e artistiche. Tra ambientazioni scenografiche nei luoghi naturali e architetture tradizionali, il festival è un punto d’incontro tra i vari linguaggi delle arti, e nello stesso tempo un momento di riflessione attenta sui temi del nostro contemporaneo con sguardi aperti verso nuovi mondi.

Il borgo stesso diventa festa e festival, unendo agli spettacoli la degustazione di prodotti locali, la visita di luoghi storici, incontri con gli artisti, in un momento di grande osmosi culturale. In questa idea di officina della cultura, saranno presentate anteprime di nuovi spettacoli e produzioni scelte per il territorio, in particolare questa edizione avrà un focus su Carlo Cassola, nel centenario della nascita, che ambientò intorno a Radicondoli, fra Volterra, Cecina e Grosseto, quasi tutta la  sua opera artistica.

Tra i protagonisti: Lorenzo Bartoli, Paola Bigatto, Paolo Bignamini, Lisa Capaccioli, Mirio Cosottini, Francesco Dendi, Federica Fracassi, Ornella Grassi, Fernando Maraghini ed Erica Pacileo, Fabio Marchisio, Giulia Mazzoni, Luca Micheletti, Nada e Julian Barret, Massimo Salvianti, Arianna Scommegna, Vincenza Pastore, Papi Thiam.

Si inizia il 28 luglio con la proiezione in Piazza della Collegiata della versione restaurata de La ragazza di Bube con Claudia Cardinale, lo storico film (del 1963) di Luigi Comencini ambientato nei giorni della Liberazione e girato nei dintorni di Radicondoli, che segna una tappa nella storia del cinema così come il romanzo (del 1959) fece con la letteratura.

Il 29 luglio si terrà a Palazzo Bizzarrini il tradizionale appuntamento con il Premio Garrone, dedicato al poliedrico intellettuale e critico teatrale, per molti anni direttore del festival. La giornata vedrà il debutto di un lavoro inedito che presenteranno Federica Fracassi e Luca Micheletti con Rosmersholm di Henrik Ibsen nella riduzione di Massimo Castri (anteprima nazionale). Mentre è un gradito ritorno quello di Arianna Scommegna che porta il nuovo spettacolo, con cui sta girando l’Italia, Magnificat: dal poemetto di Alda Merini sulla figura di Maria, riletta in versione umanissima e materna.

Domenica 30 luglio verrà proiettato il film sulla figura di Roberto Assagioli, lo scienziato dello spirito, scritto e diretto da Maria Erica Pacileo e Fernando Maraghini: un docufilm che raccoglie le testimonianze di chi ha conosciuto l’inventore della ‘psicosintesi’. Altro spettacolo inedito  è Bartali: prima tappa, di Paola Bigatto e Lisa Capaccioli, con Francesco Dendi. Si ripercorre un diverso eroismo del campione nazionale, riscoprendo le sue gesta nel periodo dell’occupazione nazista, quando fu protagonista di aiuti agli ebrei, trasportando documenti con la sua bici.  La giornata si chiude con il concerto della giovane e oramai affermata pianista e compositrice, Giulia Mazzoni.

Il 31 luglio ci saranno due progetti speciali del festival. Si inizia con lo spettacolo itinerante nei boschi intorno a Radicondoli e dedicato proprio a Carlo Cassola, con Massimo Salvianti: trekking nel bosco con i personaggi di Cassola. Segue La passione di Maria, partitura per voce e musica di Charles Peguy, con Vincenza Pastore, a cura di Massimo Luconi, con musica dal vivo di Mirio Cosottini. La giornata si chiude con un progetto di nuova drammaturgia di recente produzione,  Entusiasmo zero, testo e regia di Fabio Marchisio, con Lorenzo Bartoli

Il 1 agosto si prosegue con Destinazione sud, documentari d’autore dedicati alle problematiche del sud del mondo, e quindi con un altro progetto speciale Radicondoli festival sulla negritudine e sull’emigrazione: il recital Come una scheggia nella ferita, poesie africane di lotta e speranza, con un gruppo di profughi africani e abitanti di Radicondoli, con la collaborazione di Rabèl, musica e canto di Papi Thiam.

Il 2 agosto si terrà Firenze 1943/44: voci e suoni della guerra e della Resistenza: un racconto sonoro con materiali dagli archivi Rai, ideato e raccontato da Ornella Grassi. Serata in grande con il concerto di  Nada accompagnata al piano da Julian Barret.

Si chiude il 3 agosto a  Montecastelli, (a pochi chilometri da Radicondoli), un borgo  che negli ultimi tempi  sta diventando un punto d’incontro dei migliori musicisti europei  grazie al talento e all’impegno di Philipp Bonhoeffer. In programma: Concerto per pianoforte e violino, F. Chopin, Polacca “Eroica” op. 53, una conferenza sulla liuteria e  a seguire cena nelle strade del paese. Ci saranno inoltre: raccontafiabe per i più piccoli a cura di Rabèl, seminari di danza e percussioni con Papi Thiam e un seminario sullo psicodramma.

Per informazioni e prenotazioni
tel. 0577 790800
[email protected]
www.radicondoliarte.org

Pubblicato il 22 luglio 2017

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