Firenze, crolla un pezzo di cornicione dal palazzo della Questura
Giordano (Silp Cgil-Uil Polizia): ''Tali eventi si ripetono ormai con una certa frequenza. Urge un progetto organico di sistemazione logistica che veda interessata la maggior parte degli Uffici di Polizia del capoluogo toscano''
Ancora un distacco di calcinacci dal palazzo della Questura di via Zara a Firenze. Lo scorso venerdì pomeriggio, intorno alle 15, un pezzo di intonaco si è staccato dal cornicione del palazzo abbattendosi sul marciapiede in prossimità dell’ingresso principale della Questura. Solo il caso ha voluto che in quell’istante da lì non passasse nessuno. Purtroppo non è un caso isolato. A denunciarlo è il Segretario Generale Provinciale della Federazione Silp Cgil-Uil Polizia di Firenze Antonio Giordano: “Tali eventi si ripetono ormai con una certa frequenza, sia all’esterno che all’interno del palazzo, dove da tempo è presente un’impalcatura di protezione in attesa di lavori di messa in sicurezza e ripristino che tardano ad essere effettuati”.
Prosegue Giordano: “Sembra che a Firenze si sia fermato il tempo. Da anni si attende la definizione di un progetto organico di sistemazione logistica che veda interessata la maggior parte degli Uffici di Polizia del capoluogo toscano. La gestione è sempre quella emergenziale: ci si affanna per tamponare senza avere la possibilità di disporre di risorse per programmare interventi di manutenzione ordinaria e di adeguamento. Strutture demaniali di interesse storico che non sono e non possono essere ammodernate ed adeguate alle esigenze operative e di tutela della salute e della sicurezza degli operatori e dei cittadini: intere aree non raggiunte dalla climatizzazione, grave inefficienza energetica causata da vecchi infissi, ambienti insalubri e insufficienti risorse per i capitolati per servizi di pulizia sono solo alcuni esempi di come questa situazione sia destinata ad aggravarsi. Anche per le strutture in locazione da privati la situazione non migliora. Basti pensare al complesso immobiliare Il Magnifico di Peretola, per il quale da circa un ventennio si esborsa annualmente un considerevole assegno a sei zeri comprensivo di oneri di gestione e di manutenzione che in buona sostanza non c’è mai stata, in un profondo stato di degrado. Abbiamo più volte sollecitato una decisa e rapida soluzione del problema che da tempo immemore affligge con continui disagi i lavoratori della Polizia di Firenze e tutta l’utenza che quotidianamente si interfaccia con l’istituzione”.
Conclude Giordano: “E’ necessario rinunciare ai pochi benefici della centralità della Questura situata in Ztl a favore di una struttura compiutamente adeguata alle esigenze operative, di salute e di sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori della Polizia e dei cittadini. Altrettanto dicasi per il Reparto Mobile che, unica realtà tra le 15 sparse sul territorio nazionale a non avere un’unica sede, attende da circa 16 anni una definizione compiuta ed organica di un progetto di sistemazione logistica che potrebbe, il condizionale è assolutamente d’obbligo, concludersi tra ulteriori 10 anni. Ritardi, rinvii, ripensamenti ci costringono ad essere molto scettici e a sollecitare un deciso intervento di tutti gli attori interessati affinché si dia una sostanziale accelerazione, dimostrando concretamente interesse ed attenzione non solo verso le poliziotte ed i poliziotti ma verso la cittadinanza tutta”.
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Pubblicato il 9 marzo 2021