Fuga di funzionari pubblici, Su per Colle risponde alle accuse del Pd: «Critiche ingiustificate»
«Non riusciamo a capire cosa, secondo la signora Bucalossi, il Comune di Colle dovrebbe fare per impedire ai propri dipendenti di usufruire dei bandi di mobilità. Siamo proprio sicuri che la scelta migliore sia quella di negare il nullaosta al trasferimento? In questo modo l’Amministrazione rischierebbe di avere, all'interno della macchina comunale, dipendenti che per differenti motivi, vorrebbero lavorare altrove. Questo non implica che la richiesta di mobilità sia dovuta solo ed esclusivamente a problematiche inerenti il rapporto con l’attuale Amministrazione»
«Il Sindaco dovrebbe chiedersi perché quelli che sono bravi tecnici preferiscono lavorare altrove, invece che nell'Amministrazione che Canocchi sta guidando e spiegarlo anche ai cittadini». Con queste parole Miriana Bucalossi, capogruppo del Partito Democratico di Colle di Val d'Elsa, aveva accusato nei giorni scorsi l'Amministrazione comunale colligiana, denunciando la "fuga di funzionari esperti verso altri comuni".
Alla sua dichiarazione, che avevamo riportato in un precedente articolo, Su per Colle risponde definendo quelle critiche "pesanti e del tutto ingiustificate". «In particolare - spiega la lista civica con una nota stampa -, non riusciamo a capire cosa, secondo la signora Bucalossi, il Comune di Colle dovrebbe fare per impedire ai propri dipendenti di usufruire dei bandi di mobilità. Siamo proprio sicuri che la scelta migliore sia quella di negare il nullaosta al trasferimento? In questo modo l’Amministrazione rischierebbe di avere, all’interno della macchina comunale, dipendenti che per differenti motivi, vorrebbero lavorare altrove. Questo non implica, come invece si evince dalle parole della consigliera Bucalossi, che la richiesta di mobilità sia dovuta solo ed esclusivamente a problematiche inerenti il rapporto con l’attuale Amministrazione. Ci risulta infatti che la maggior parte dei dipendenti che hanno fatto richiesta di mobilità, abbiano deciso di trasferirsi per mettersi alla prova con incarichi professionali diversi da quelli che stavano svolgendo, mentre altri lo hanno fatto per prospettive professionali maggiori».
«Troviamo - aggiunge - inoltre discutibile il fatto che, sempre dalle parole della consigliera Bucalossi, risulti che siano soltanto i dipendenti più scadenti a rimanere, mentre i migliori avrebbero cercato maggior fortuna altrove. Per di più, con queste affermazioni, la consigliera mette in discussione la professionalità di persone che in massima parte sono state assunte durante le amministrazioni precedenti, guidate proprio dal suo partito, considerando che, a causa del blocco del turnover deciso dallo Stato, negli ultimi quattro anni le nuove immissioni di personale sono state a dir tanto marginali. Anche le dichiarazioni che implicherebbero una mancanza totale di azioni da parte del Comune di Colle per sostituire i dipendenti trasferiti, ci risultano essere ben lontane dalla realtà. L’Amministrazione si è mossa con i soli strumenti dei quali può usufruire nella presente situazione: solo nel 2018, quindi in poco più di due mesi, sono stati emessi ben otto bandi di mobilità volontaria per la copertura dei posti vacanti, così come impone la legge».
«Il fatto - conclude Su per Colle - che i dipendenti possano spostarsi con tanta facilità tra un comune e l’altro significa che sono molte le amministrazioni comunali con problemi di deficit del personale. Questo però, ci teniamo a ribadirlo, non significa, a nostro parere, che il Comune di Colle abbia un rapporto particolarmente ostile con i propri dipendenti, ma semplicemente che per assumere nuove risorse,la legge impone che il posto lasciato vacante da una mobilità debba essere coperto solo tramite una mobilità volontaria in entrata. Ci stupisce il fatto che la consigliera Bucalossi, la quale in ogni occasione rammenta il suo impiego presso un ente pubblico, non conosca queste procedure e problematiche».
Pubblicato il 15 marzo 2018