Furto in appartamento: il figlio torna a casa e trova tre ladri a rubare

Marito e moglie dormivano in camera da letto ignari della rapina

 EMPOLI
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Nelle prime ore di questa mattina, alle 3,00 circa, la Centrale Operativa del Commissariato di P.S. di Empoli riceveva tramite il NUE 112 una segnalazione di furto in appartamento in Empoli alla Via Ticino. Immediatamente la Centrale inviava la volante sul posto, comunicando nel frattempo a mezzo radio agli operatori i dati forniti dal cittadino che chiedeva soccorso. L’utente segnalava tre individui vestiti di nero ed incappucciati che erano da poco fuggiti dalla sua abitazione, dopo aver perpetrato un furto.

I malfattori, infatti, si erano introdotti nell’appartamento forzando prima il cancello condominiale e poi la porta di casa. I proprietari, marito e moglie, dormivano, ignari del furto in atto, ma venivano svegliati dal figlio che rincasava proprio in quel momento. Il giovane, mentre era ancora fuori la porta di casa, infilava la chiave nella toppa, ma non riusciva ad aprire la porta, come se qualcuno la bloccasse dall’interno. All’improvviso la porta si apriva ed uscivano i tre individui, mentre il giovane indietreggiava per la paura che fossero armati, scendendo precipitosamente per le scale, seguito dai tre che poi si davano alla fuga. La volante, durante il tragitto, in Via Bisarnella, poco distante dal luogo del furto, notava tre uomini che correvano a piedi lungo la strada, corrispondenti alla descrizione fatta e provvedeva a bloccarli.

Condotti in Commissariato, venivano perquisiti e trovati in possesso della refurtiva appena sottratta nell’appartamento: la somma di 110 euro e due paia di occhiali da sole con relative custodie, tutto restituito ai legittimi proprietari. In un marsupio i tre avevano arnesi atti allo scasso. I soggetti venivano poi identificati come tre cittadini georgiani, in Italia senza fissa dimora e senza documenti, non in regola con il permesso di soggiorno, di anni 21, 36 e 40 e tratti tutti in arresto per il reato di furto aggravato in concorso. Dei fatti si dava notizia al Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Firenze che disponeva il processo con rito direttissimo questa mattina.

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Pubblicato il 9 settembre 2021

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