Giani sulla protesta delle Misericordie: ''Adesso più che volontari sono aziende''

Le parole del governatore della Toscana all'indomani dell'annuncio della manifestazione in piazza Duomo del 25 settembre

 TOSCANA
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''La protesta delle Misericordie mi lascia francamente sconcertato. Sono associazioni nate 800 anni fa con spirito cristiano di servizio e carità, ma più che organizzazioni di volontariato siamo di fronte a vere e proprie aziende e forse dovremmo rapportarci con loro in questo senso''. Sono le parole del presidente della Regione Toscana riportate dal Corriere Fiorentino proprio oggi, all'indomani dell'annuncio della manifestazione delle Misericordie Toscana del prossimo 25 settembre in piazza Duomo. Il motivo riguarda la scarsa attenzione e valorizzazione economica che la Regione non avrebbe destinato alle confraternite per il servizio anti covid.

''Tutti abbiamo sofferto nel periodo della pandemia, anche da un punto di vista economico - continua la dichiarazione di Giani sulle pagine del Corriere  - tutto si è riversato addosso alla Regione che ha dovuto essere presente su più fronti''.

Per tutta risposta è arrivata la replica della Federazione delle Confraternite toscane anche dalla pagina social delle associazioni, per mezzo del correttore regionale Don Simone Imperiosi, che scrive: "Il Presidente Eugenio Giani non può aver scritto questo. E' impossibile che un Toscano non sappia cosa sono le Misericordie cosa fanno e perché lo fanno. Molte sono grandi, si occupano di tanti ambiti della sanità regionale, e non solo, che garantiscono grazie a volontari e dipendenti amministrando secondo una sana e giusta gestione le proprie strutture da testimoni credibili. Ma affermare che le Misericordie sono aziende, no. Non è accettabile e soprattutto non è possibile che lo dica il Presidente della Regione Toscana. Presidente, incontri i nostri vertici e faccia ciò che compete alla Regione. Noi, come ha detto anche Lei, stiamo facendo il nostro servizio da ottocento anni è continueremo a farlo, con amore e spirito cristiano. E con i nostri difetti ed errori che siamo sempre pronti a migliorare e cancellare".

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Pubblicato il 10 settembre 2021

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