Giornata alla scoperta dell'Archeodromo per i ragazzi dell'associazione Riabilita
Abbiamo chiesto al Presidente del CAI senese Riccardo Soldati com'è nata l'idea di condividere questa giornata con i ragazzi dell'Associazione Riabilita. «L'iniziativa fa parte del progetto denominato Montagnaterapia - ha spiegato -. Si tratta di un approccio mirato alla riabilitazione di persone portatrici di Handicap, disabilità varie o disturbi psichici, da attuare prevalentemente a contatto con la natura e lavorando sulle dinamiche di gruppo»
Dopo una settimana di tempo incerto, una bella giornata di sole ha accolto sabato scorso un gruppo di escursionisti senesi in visita alla Fortezza di Poggio Imperiale a Poggibonsi. La visita è stata organizzata dal Club Alpino Italiano di Siena con l'Associazione Riabilita, che si occupa di riabilitazione psicosociale. Sedici persone seguite da circa venti volontari del CAI hanno raggiunto la collina del Cassero per una visita al villaggio longobardo fedelmente ricostruito all'interno del parco sulla base dei dati di scavo.
L'Archeodromo, nato dalla collaborazione fra il Comune di Poggibonsi e l'Università di Siena, racconta la vita dell'Alto Medioevo, grazie a capanne e botteghe artigianali familiari agli eredi di Carlo Magno. In questo scenario fuori dal tempo il gruppo di circa quaranta persone ha raggiunto la Piazza d'Armi dove era atteso per il pranzo.
Abbiamo chiesto al Presidente del CAI senese Riccardo Soldati com'è nata l'idea di condividere questa giornata con i ragazzi dell'Associazione Riabilita. «L'iniziativa fa parte del progetto denominato Montagnaterapia - ha spiegato -. Si tratta di un approccio mirato alla riabilitazione di persone portatrici di Handicap, disabilità varie o disturbi psichici, da attuare prevalentemente a contatto con la natura e lavorando sulle dinamiche di gruppo. Abbiamo già avuto esperienze soddisfacenti con i ragazzi affetti da Sindrome di Down di Casa Clementina a Siena mettendo in pratica quello che è l'animo solidale del Club Alpino Italiano. Riguardo all'esperienza odierna condivisa con l'Associazione Riabilita abbiamo già deciso di dare una cadenza annuale a questo progetto per accompagnare questi ragazzi in un percorso terapeutico di riabilitazione psicosociale».
Presidente di Riabilita è la dottoressa Alessandra Gorgeri, che accompagna il gruppo in questa passeggiata in Val d'Elsa con una macchina fotografica sempre pronta ad immortalare abbracci e sorrisi testimoni di una giornata serena. Chiediamo a lei di illustrarci in cosa consiste il lavoro della sua Associazione. «Ci occupiamo di persone in situazioni di disagio psichico o psichiatrico - ci ha raccontato - con l'obiettivo di responsabilizzarle e di renderle il più possibile autonome. La nostra metodologia è quella di fornire un modello di famiglia allargata in cui, con impegni mirati all'implementazione di una maggiore autonomia ognuno ha la possibilità di vivere attivamente il quotidiano all'interno della casa. Tutti hanno un compito che comprende fare la spesa, le pulizie e cucinare oltre alle attività programmate che vanno dall'Arteterapia, al Cineforum,dalla Riabilitazione Cognitiva al Movimento Integrato, dalla Scuola di cucina alla cura dell'orto oltre alle gite di socializzazione. La forza del nostro lavoro è rappresentata dalla sinergia che si crea nel gruppo condividendo la giornata senza distinzione di ruoli tra operatori e ospiti della casa. L'Associazione Riabilita collabora anche con il Tribunale di Siena, accogliendo chi sia reso colpevole di piccoli reati per un percorso di reintegrazione nella società, della durata di un anno, grazie ad un progetto denominato "Messa alla Prova". Chi entra in questa famiglia allargata trova chi lo accoglie e lo accompagna verso una nuova vita sotto l'occhio vigile di un tutor che lo segue all'interno dell'Associazione».
«Un progetto importante quello che pensiamo di portare avanti con Riabilita perché il Club Alpino Italiano ha dei valori fondanti che sono quelli della condivisione, dell'amore per la natura, dell'accoglienza ma tutto questo è dettato anche dall'entusiasmo che ci anima e dal senso di solidarietà verso l'altro». Con queste parole Anna Zani, una delle organizzatrici poggibonsesi dell'iniziativa, esprime il valore essenziale di questa giornata.
Antonella Lomonaco
Pubblicato il 13 maggio 2019