Giornata delle Dimore Storiche: ecco quali 'tesori' saranno aperti in Val d'Elsa

In Val d'Elsa, saranno visitabili per l'occasione: il Castello della Magione a Poggibonsi, il Parco di Villa Chigi - De Vecchi e il Castello di Celsa a Sovicille

 
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Torna il tradizionale appuntamento di primavera con la Giornata Nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane: domenica 27 maggio A.D.S.I Toscana aprirà cento cortili e giardini di dimore, castelli, ville a migliaia di visitatori e turisti italiani e stranieri.

La Giornata Nazionale A.D.S.I. si ripropone così come l’occasione per scoprire luoghi di straordinaria bellezza, spesso poco noti al grande pubblico, ma anche per sensibilizzare sull’importanza della conservazione e della valorizzazione dei beni culturali privati soggetti a vincolo, la cui tutela è affidata ai singoli proprietari. Dimore, ville, castelli e parchi protagonisti della Giornata che rappresentano il nostro patrimonio culturale – storico, artistico, architettonico, paesaggistico – ma hanno anche un impatto rilevante sull’economia dei loro territori di riferimento, poiché mete di interessanti percorsi turistici e possibilità concreta di mantenere in vita antichi mestieri necessari per la conservazione degli immobili e dei giardini storici, come restauratori, pittori, giardinieri, vetrai, marmisti o mosaicisti. Le mappe dettagliate di ogni territorio sono scaricabili dal sito adsitoscananews.info.

In Val d'Elsa, saranno visitabili per l'occasione: il Castello della Magione a Poggibonsi, il Parco di Villa Chigi - De Vecchi e il Castello di Celsa (nella foto in alto) a Sovicille.

Il Castello della Magione

Il Castello della Magione risale all'XI secolo. Nel corso del tempo è passato nelle mani di diversi proprietari. Il 5 settembre 1140 venne donato da Gottifredo e da Arnolfino Cristofani, eredi dei fondatori, ai Monaci dell'Abbazia di San Michele a Poggio Marturi. Quest'ultimi affidarono il castello ai Cavalieri del Tempio, divenendo così una delle numerose "Mansiones" o "Domus Templi" sulla via Francigena. Tuttora ci sono tre camere che vengono utilizzate per dare ospitalità ai pellegrini in viaggio lungo l'antica via che porta a Roma.

Nel 1312 l'Ordine del Tempio fu soppresso e la Magione passò alla proprietà degli Ospedalieri. Il castello, ridotto ormai a semplice podere, passò di mano in mano fino ad essere acquistato nel 1979 dal Conte dom. Marcello A. Cristofani della Magione (attuale Gran Maestro), che lo donò alla Milizia del Tempio - Ordine dei poveri Cavalieri di Cristo, come sede magistrale, la quale dette inizio al difficile restauro dell'intero complesso. Il Castello conserva evidenti segni della sua origine romanica. Il Dipartimento di Storia dell'Arte dell'Università di Buffalo (New York) lo ha definito come il più completo complesso ospedaliero medievale rimanente in Europa occidentale.

Il programma di domenica 27 maggio prevede:

ore 9.30 - Santa Messa cantata in rito tridentino (latino)
ore 10.30 - Apertura del Castello
ore 17.00 - Concerto d'organo di musica sacra a cura del Maestro Alessio Cervelli.

Il Parco di Villa Chigi-De Vecchi a Toiano

La facciata nord della Villa poggia su un basamento tipico dei fortilizi medioevali, ma notizie certe si hanno a partire dal 1450 quando a Toiano sorgevano due fortezze, proprietà di Iacopo Pini, uno dei nove governatori della repubblica senese. Una rocca è ancora oggi in piedi: il Palazzaccio, visione spettacolare dell'austero medioevo senese. L'altra venne trasformata nel '500 in edificio agricolo, struttura ancora rintracciabile nella Villa nonostante le gentili migliorie dei secoli successivi. 

Il Castello di Celsa

Il Castello di Celsa, circondato da boschi di carpini, lecci e castagni, si erge nella splendida campagna della Montagnola senese dominando il panorama da Siena sino al Monte Amiata. Il castello medievale, di cui le prime notizie risalgono al 1344, nel Cinquecento venne trasformato in base a un disegno attribuito dalla tradizione a  Baldassarre Peruzzi, che avrebbe ideato anche i giardini, mentre dell'antico castello sembrano rimanere solo la torre nell'angolo sud e alcune parti di altre due. Nell'Ottocento la struttura subì un ulteriore rifacimento in stile neogotico.

Tutte le strutture sono immerse nel parco di cui, oltre al Bosco "Inglese", fanno parte anche un curatissimo giardino all' italiana, in cui l'alternanza e la fusione di parti selvatiche con elementi naturali progettati donano al luogo un grande equilibrio e un'atmosfera di pace, e un bosco recintato, chiamato il "Rocco", adornato da una bellissima fontana cinquecentesca.

Domenica 27 maggio sarà aperto dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00.

 

Pubblicato il 23 maggio 2018

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