Giovedì 14 gennaio primo concerto dell’anno al Politeama di Poggibonsi con l’Ort diretta da Asher Fisch

Giovedì 14 gennaio alle 21 torna sul palco del Teatro Politeama di Poggibonsi l’ ORT diretta dall'israeliano Asher Fisch, più volte ospite della formazione toscana. Pianista di fama internazionale, formatosi come assistente di Daniel Barenboim, ha debuttato come direttore negli Stati Uniti nel 1995 nell’Olandese volante di Wagner

 
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Giovedì 14 gennaio alle 21 torna sul palco del Teatro Politeama di Poggibonsi l’ ORT diretta dall'israeliano Asher Fisch, più volte ospite della formazione toscana. Pianista di fama internazionale, formatosi come assistente di Daniel Barenboim, ha debuttato come direttore negli Stati Uniti nel 1995 nell’Olandese volante di Wagner. Oggi è direttore principale della West Australian Symphony Orchestra dopo esserlo stato a Seattle, alla Israeli Opera e alla Volksoper di Vienna. Il suo repertorio parte dalle opere mozartiane e si sofferma a più riprese sulle opere di Wagner, di Richard Strauss, Janacek, con ampio spazio al teatro d’opera di Verdi, Puccini, Mascagni. Ha nelle sue corde di interprete, il romanticismo e il tardo romanticismo austro-tedesco.

Programma di sala - Asher Fisch nel nuovo programma con l'ORT propone - in prima italiana - la versione in miniatura della Quinta Sinfonia di Mahler, una composizione che richiederebbe un organico enorme, ma che questa riduzione di Klaus Simon del 2014, rende della misura di un'orchestra da camera. Simon si sta dedicando sistematicamente a “rimpicciolire” Mahler con analoghe operazioni per le Sinfonie nn.1, 4 e 9. Per quanto riguarda la Quinta, i cinefili ne rammenteranno l'Adagietto nella colonna sonora di Morte a Venezia di Visconti. La versione proposta adesso dall'ORT è stata eseguita per la prima volta a Friburgo il 25 novembre 2014, dalla Holst Sinfonietta. Ad anticipare questa prima italiana, sarà Melodien (1971) di Ligeti, brano commissionato dalla città di Norimberga per il quinto centenario della nascita di Albrecht Dürer, che trae il titolo dalla sua struttura armonica fatta di linee melodiche che si sviluppano, acquistano autonomia, si espandono e si contraggono. Il concerto ha una durata di 80 minuti circa e non prevede intervallo.

Pubblicato il 11 gennaio 2016

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