Gli ambasciatori di pace saharawi nuovamente in visita a Certaldo

È dal 1975 che il popolo del Sahara Occidentale subisce l’occupazione del Marocco ed è costretta ad una situazione di divisione forzata: una parte della popolazione vive in campi profughi nel deserto vicino al confine algerino, nei pressi di Tindouf un'altra parte nei territori liberati della Repubblica Araba Democratica Saharawi (RASD) e il resto della popolazione vive nei territori del Sahara Occidentale occupati illegalmente dal Marocco

 CERTALDO
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Sono ben 35 anni che il Comune di Certaldo ospita ed accoglie i bambini provenienti dal Sahara Occidentale. Dieci bambini di circa dieci anni di età, con un accompagnatore adulto, che arrivati ieri - erano ospiti di Fucecchio nei giorni precedenti - resteranno a Certaldo, alloggiati presso la scuola elementare Iqbal Masih del centro urbano, fino al 1 agosto.

In Comune sono stati salutati dal sindaco Giacomo Cucini, dall’assessore alla Pace e cooperazione Benedetta Bagni, e da alcuni rappresentanti delle varie Associazioni che anche quest’anno si occupano e prendono cura dei piccoli “ambasciatori” saharawi. È dal 1975 che il popolo del Sahara Occidentale subisce l’occupazione del Marocco ed è costretta ad una situazione di divisione forzata: una parte della popolazione vive in campi profughi nel deserto vicino al confine algerino, nei pressi di Tindouf – è questo il caso che riguarda la delegazione di bambini accolti a Certaldo – un’altra parte nei territori liberati della Repubblica Araba Democratica Saharawi (RASD) e il resto della popolazione vive nei territori del Sahara Occidentale occupati illegalmente dal Marocco. Nel 2018 il Comune di Certaldo ha anche conferito la cittadinanza onoraria al popolo Saharawi.

«Sono con noi da poche ore ma già sentiamo che il contatto con loro è qualcosa di unico – ha detto l’assessore Benedetta Bagni - tenendoli per mano ci trasmettono tutta la gioia e l’emozione che si portano dentro. Bambini che qui, finalmente, possono vivere con pienezza e spensieratezza, giocare, divertirsi, fare un tuffo in piscina, tante cose ed attività che nel loro Paese non sono ancora possibili. Per questo i bambini e questi bambini in particolare sono ambasciatori di pace, perchè l’impegno per la pace vuol dire garantire ad ogni bambino di vivere un’esistenza serena e felice in ogni parte del mondo». 

Un’emozione grande quella che accompagna questi bambini unita ad una gratitudine verso chi li accoglie, come ha testimoniato Mahmoud, l’accompagnatore del gruppo, che ha raccontato con un aneddoto tutta l’emozione e la sorpresa di questi bambini nel fare il loro primo tuffo in una piscina pubblica, una cosa che non avevano mai fatto finora.

E stasera alle ore 21,15 al Parco di Canonica ci sarà un incontro pubblico con foto e video per raccontare ai certaldesi la realtà di questo popolo. 

Dal Comune di Certaldo un ringraziamento ad Hurria e alle tante Associazioni di Certaldo grazie alla cui disponibilità ed impegno è possibile ogni anno questo progetto di accoglienza.

Pubblicato il 19 luglio 2019

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