Gli auguri di Giani: ''Un anno delicato, criticità ma molte sfide vinte''
Un anno delicato, segnato anzitutto da guerra, aumento dei costi delle materie prime e pandemia, gestito nelle sue criticità senza sottrarsi alle responsabilità, raggiungendo comunque risultati importanti
Un anno delicato, segnato anzitutto da guerra, aumento dei costi delle materie prime e pandemia, gestito nelle sue criticità senza sottrarsi alle responsabilità, raggiungendo comunque risultati importanti. Questo il 2022 raccontato dal presidente della Regione Eugenio Giani nel consueto saluto di fine anno alla stampa.
“L’anno che si chiude - ha detto - è stato estremamente delicato: è iniziato con il culmine della pandemia a gennaio, con 95,000 contagi in Toscana nella seconda settimana di gennaio, ma poi grazie alla massiccia campagna di vaccinazione, che ha raggiunto il 95% della nostra popolazione, abbiamo vinto questa sfida. Quando le cose sembravano migliorare, con l’innalzamento del Pil, c’è stata la guerra, che ha portato anche i rincari dell’energia e delle materie prime, con inevitabili riflessi economici sulle imprese, sui lavoratori e sulle famiglie. Ma voglio guardare al futuro e all’anno che verrà con speranza, concentrandomi sul fatto che siamo riusciti a gestire queste criticità ed a mantenere buoni livelli, confermati anche dai dati ufficiali, visto che proprio stamani la fondazione Gimbe ha inserito la Toscana, con Veneto ed Emilia Romagna, tra le Regioni più virtuose nei livelli essenziali di assistenza”.
Il presidente ha inoltre ricordato alcuni temi su cui la Regione è ‘protagonista’, sostenendo il Paese su delicati temi nazionali. “Tramite il rigassificatore di Piombino - ha detto - aiuteremo l’intero Paese ad aumentare l’autosufficienza relativamente al gas, e contemporaneamente i nostri volontari di Protezione civile ed i nostri medici si stanno preparando ad accogliere i profughi in arrivo a Livorno, prima che vengano redistribuiti tra Lombardia, Emilia Romagna, Liguria e naturalmente, anche Toscana, secondo il pino di redistribuzione già predisposto. Dunque quella che vedo è una Toscana della solidarietà, che sa essere efficace anche nelle criticità”.
Con il progetto Giovanisì, ha poi ricordato il presidente, la Regione continua a mettere i giovani al centro non solo come destinatari delle opportunità ma anche e soprattutto come attori protagonisti delle politiche regionali, come presente attivo della Toscana. Anche per questo nel 2022 è nata la Task Force di Regione Toscana - Giovanisì sulla partecipazione giovanile (con oltre 40 ragazze e ragazzi toscani coinvolti) e su questa traccia è stato organizzato l’evento Next Generation Fest, dedicato alla GenZ che ha visto la partecipazione di oltre 5.000 giovani.
A margine dei saluti di fine anno il presidente ha risposto alle domande dei giornalisti circa la bocciatura dell’emendamento Bonafè sul rigassificatore di Piombino. “Se fosse stato approvato l’emendamento proposto da Bonafè e da altri parlamentari Pd, che vincolava il Governo alla realizzazione delle opere compensative del rigassificatore inserendole in legge, sarebbe stato certamente meglio, ma ritengo che la dialettica parlamentare sia sempre positiva e anche se la maggioranza di centrodestra di Governo ha deciso di non accettare questo emendamento proposto dal centrosinistra, le opere compensative si faranno, perché sono parte integrante dell’Intesa che sarà sottoscritta tra Governo e Regione. Senza opere compensative non ci sarebbe l’Intesa. Il Memorandum Piombino, che contiene le opere compensative, nasce da una proposta della Regione Toscana; noi abbiamo fatto la nostra parte ed io ho assunto anche decisioni impopolari per l’interesse nazionale, ora sono fiducioso che tutti faranno la loro e che arriveremo alle compensazioni, non per via parlamentare ma attraverso l’Intesa, che forse è anche la via più corretta”.
Per finire i giornalisti hanno chiesto chiarimenti su tre questioni infrastrutturali: la nuova pista dell’aeroporto di Firenze, la tramvia Pecci-Peretola e la proposta di localizzazione della stazione AV Medioetruria. “Stiamo tutti aspettando gli esiti del dibattito pubblico sulla nuova pista di Peretola - ha detto Giani - ci sono ancora perplessità, ma la grande maggioranza della popolazione, delle categorie economiche, delle associazioni ambientali si aspetta la realizzazione di questa nuova pista che è ambientalmente più compatibile e non ha cono di volo sui centri abitati, ma sui laghetti di Focognano e sulla discarica di Case Passerini. Con una pista di 2.200 metri, declinata verso l’autostrada, si potrà decollare ed atterrare in sicurezza, con un salto di qualità anche dal punto di vista ambientale”. Sulla tramvia tra Pecci e Peretola, invece, il presidente ha precisato che “costerà 900 milioni, ma sono certo che potremo trovare queste risorse tra quelle che non saranno utilizzate dalle opere Pnrr. Come di consueto dopo 2 anni sarà fatto un check delle risorse assegnate e quelle destinate ad opere che in realtà non sono partite saranno redistribuite: la Pecci-Peretola è una delle opere nella ‘riserva’ del Pnrrr e sono ottimista sulla possibilità che tra due anni possa essere finanziata”.
Infine, sulla stazione Medioetruria, Giani ha ribadito che “La Regione sarà il più grande sponsor della stazione Medioetruria quando il territorio avrà deciso se localizzarla a Chiusi, Rigutino o Farneta. Devono essere i territori di Arezzo, Siena e dell’Umbria a indicare un posto, per avere una voce unica nel momento in cui ci presenteremo la proposta a Ministero e Ferrovie. Con voci discordanti non otterremo niente”.
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Pubblicato il 21 dicembre 2022