Gli studenti valdelsani pronti per il Treno della Memoria 2019

Un viaggio-studio dedicato ai giovani, nel contesto anche dell'ampio e diversificato ventaglio di politiche regionali raccolte nel progetto Giovanisì. Un viaggio preceduto da un lavoro attento e approfondito nelle scuole e con gli insegnanti che inizia ad agosto, con una summer school. Per non dimenticare e per capire, per ascoltare dai sopravvissuti e per vedere di persona gli orrori di quello che è stato lo sterminio nazista. Degli ebrei, ma non solo degli ebrei perché tanti erano i presunti ‘diversi' e pericolosi invisi al Terzo Reich

 
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Parte domani, domenica 20 gennaio, l'undicesimo Treno della Memoria. Quest'anno ricorre il centenario della nascita di Primo Levi, lo scrittore e sopravvissuto alla deportazione ad Auschwitz che nel 1983 ha partecipato ad un altro viaggio toscano della memoria, non in treno ma in pullman, organizzato dall'allora provincia di Firenze. 

 

L'edizione 2019 del treno, realizzata ancora in collaborazione con il Museo della deportazione di Prato, sotto l'Alto Patronato del presidente della Repubblica, è stata presentata oggi dalla vicepresidente Monica Barni, da Ugo Caffaz, animatore da sempre del treno della memoria toscano, e da Aurora castellani, presidente de Museo della Deportazione di Prato.

Dal 2002 fino al 2005 il treno toscano della memoria è partito tutti gli anni, per quattro volte. Un anno, nel 2005, addirittura due sono stati i convogli. Poi, dal 2006, la partenza è stata ad anni alterni: il treno nei dispari e altre iniziative con i ragazzi nei pari, con più di ottomila studenti di tutta la Toscana solo al Mandela Forum di Firenze.

Un viaggio-studio dedicato ai giovani, nel contesto anche dell'ampio e diversificato ventaglio di politiche regionali raccolte nel progetto Giovanisì. Un viaggio preceduto da un lavoro attento e approfondito nelle scuole e con gli insegnanti che inizia ad agosto, con una summer school. Per non dimenticare e per capire, per ascoltare dai sopravvissuti e per vedere di persona gli orrori di quello che è stato lo sterminio nazista. Degli ebrei, ma non solo degli ebrei perché tanti erano i presunti ‘diversi' e pericolosi invisi al Terzo Reich.

Le scuole valdelsane

Tra i 555 studenti delle scuole superiori che faranno il viaggio della Memoria, ci sono anche i ragazzi e le ragazze di quarta e quinta dell’IIS Roncalli di Poggibonsi e del Liceo Volta di Colle di Val d’Elsa, accompagnati rispettivamente dalla prof.ssa Laura Viti e dal prof. Dario Ceccherini. 

«È importante che la scuola faccia riflettere le studentesse e gli studenti sulle tragiche conseguenze a cui ha portato il razzismo prima e durante la seconda guerra mondiale, ma anche sui razzismi di oggi, in un dialogo continuo tra passato e presente - commenta il Dirigente scolastico del Roncalli Gabriele Marini durante la conferenza stampa di ieri mattina (nelle foto in alto) - Tra tutti i partecipanti al corso tenuto dalla professoressa Viti, abbiamo selezionato i più motivati, che potranno fare un'esperienza importante visitando i luoghi della memoria ad Auschwitz e Birkenau. Preziosa la collaborazione con lo SPI CGIL di Siena che ringraziamo per aver dato l'opportunità di finanziare i viaggi per altri due ragazzi oltre agli otto previsti dalla Regione Toscana».

«Lo SPI CGIL Provinciale è da sempre convinto assertore della necessità che le giovani generazioni acquisiscano e conservino memoria del passato - commenta Franco Capaccioli, segretario provinciale dello Spi CGIL Siena - e ha promosso e intende continuare a farlo molte iniziative con l'intento di mantenere saldi e attuali valori quali la democrazia, la solidarietà, il rispetto per gli altri, che purtroppo negli ultimi anni sono andati affievolendosi soprattutto fra le generazioni più giovani, per questo riteniamo essenziale il rapporto di collaborazione con le scuole».

Gli studenti

I ragazzi dell’IIS Roncalli che parteciperanno al viaggio sono: Marco Favuzzi, Viola Landi, Camilla Marini, Samuele Rubino, Alice Borri, Chiara Capitani, Tommaso Frati, Gabriel Panti, oltre agli studenti aggiunti, Giorgia Cappelletti e Roberto Borghi, grazie al contributo dello SPI CGIL di Siena.

I ragazzi del Liceo Volta che parteciperanno al viaggio sono: Leonardo Bartalucci, Anna Crezzini, Sofia Ghiro, Agnese Loguercio, Vittorio Magni, Chiara Pastacaldi, Eva Pedani e Vittoria Puccetti.

Quattro anni fa, abbiamo raccontato in un articolo, le impressioni e i ricordi del Treno della Memoria 2015.

Il programma

Domenica 20 Gennaio
L'accoglienza dei primi ragazzi inizia alle nove della mattina: l'appuntamento è al binario 16, nella zona delle palme, della stazione di Santa Maria Novella a Firenze, con accesso dalla palazzina reale. Prima della partenza del treno, alle 9.30, è prevista la consegna del Pegaso d'oro, a Palazzo Strozzi Sacrati, ai sopravvissuti della deportazione.

La partenza è fissata per le 12.30. Prima, alle 11.30, è previsto un saluto del presidente della Toscana Enrico Rossi. Una volta a bordo, dalle 14.30 fino alle 20 circa, gli studenti e i docenti, attraverso laboratori, incontrano gli esperti e i rappresentanti delle Comunità ebraiche di Firenze e Pisa e delle associazioni partecipanti al Treno per ripercorrere le tappe dell'antisemitismo e della Shoah, e conoscere le vicende di persecuzione che colpirono rom, sinti, omosessuali, oppositori politici, gli internati militari. Novità di questa edizione,  sarà affrontato anche il tema dei neofascismi ai giorni nostri. I laboratori, cinque all'andata e cinque al ritorno, di quarantacinque minuti ciascuno, prevedono un'ottantina di studenti prenotati per ogni appuntamento. Ogni incontro si svolgerà nel vagone ristorante svuotato di sedie e tavoli. Ogni studente può partecipare ad un solo gruppo.

Lunedì 21 gennaio 2019
Attorno alle 8 è previsto l'arrivo alla stazione di Oświęcim, più nota come Auschwitz. Il gruppo si trasferisce subito, con più pullman, al campo di concentramento di Birkenau per la visita guidata.

A fine mattinata corteo verso il Monumento internazionale alle vittime del nazifascismo dove ogni ragazzo pronuncerà al microfono il nome di giovani deportati ad Auschwitz, deceduti e più raramente sopravvissuti, prevalentemente ebrei, ma anche deportati politici e "zingari", molti nati o arrestati nelle province delle diverse scuola partecipanti. Ciascun studente e membro della delegazione ha 'custodito' quel nome per tutto il viaggio. Segue la cerimonia ufficiale con l'intervento della vicepresidente Monica Barni introdotto da Ugo Caffaz, e poi le preghiere.

Martedì 22 gennaio 2019
La mattina è prevista la visita guidata a gruppi del campo e del museo storico di Aushwitz I. Si inizia con un corteo dall'ingresso fino al Muro della morte con la deposizione di una corona.

Al pomeriggio, attorno alle ore 16.30, trasferimento al Cinema Kijow di Cracovia dove i ragazzi tornano a confrontarsi con i testimoni ponendo loro domande. Dopo i saluti di Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale della Toscana, Sara Funaro, assessore del Comune di Firenze e Alessandro Gazzetti, presidente del Parlamento degli studenti introdotti dallo storico Giovanni Gozzini, intervengono Andra e Tatiana Bucci, Silvia Rusich, Vera Vigevani Jarach.

Seguono testimonianze video presentate dallo storico Luca Bravi di: Shlomo Venezia, sopravvissuto dopo esser stato parte del Sonderdkommando, ovvero i prigionieri impiegati nella gestione delle camere a gas e dei forni crematori di Auschwitz e Birkenau. Venezia, ebreo, scomparso nel 2012, è l'unico italiano sopravvissuto al Sonderkommando; Marcello Martini, deportato a Mauthausen a soli 14 anni; Antonio Ceseri, internato militare italiano nel campo di Treuenbrietzen (Germania); Hugo Hollenreiner sinto tedesco deportato ad Aushwitz-Birkenau; Heinz F. internato a Dachau e Buchenwakd per l'accusa di omosessualità.

Viene quindi presentato un breve video Progetto Touch di Piero Cavagna.

A seguire lo spazio del cinema sarà riempito di parole e musica, con un'introduzione di Ugo Caffaz, anima e cuore del treno della memoria toscana: prendendo spunto dal celebre racconto "Una notte del ‘43" di Giorgio Bassani, dal film che ne trasse Florestano Vancini e dagli scritti di Guido Fink sull'episodio storico, il fiorentino Enrico Fink, considerato tra i principali interpreti della tradizione ebraica italiana, proporrà con un ensemble di musicisti di assoluta eccezione, un percorso intorno a una delle pagine oscure della nostra storia, uno degli episodi emblematici delle responsabilità italiane durante il fascismo e del tentativo di dimenticarle.

Mercoledì 23 gennaio 2019
La mattinata è dedicata a una breve visita guidata alla città e al ghetto di Cracovia.

A seguire, presso l'Università Jagellonica di Cracovia si svolge l'incontro "Europa e memoria", un dialogo tra gli studenti italiani e polacchi e i testimoni sopravvissuti ad Auschwitz.

Quindi, l'incontro pubblico nella forma di "Citizen Dialogue" sui temi della memoria europea per una ampia discussione interculturale alla presenza del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione europea.

Prima della partenza l'ultima cerimonia alla stazione, con riflessioni di studenti e insegnanti dopo tre giorni. Il treno riparte e a bordo, dalle 18 e anche la mattina seguente del 24, proseguiranno gli incontri dedicati alla storia e ai racconti, come all'andata. Sul treno, nel viaggio verso l'Italia, ci saranno ancora le sorelle Bucci.

Giovedì 24 gennaio 2019
Attorno alle 17 è previsto l'arrivo del treno alla stazione di Santa Maria Novella a Firenze. 

Pubblicato il 19 gennaio 2019

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